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«Gli 80 euro di Renzi mangiati dalle tasse»

Lecco (Lècch) - I famosi 80 euro non hanno prodotto alcun rilancio dei consumi: lo afferma Confcommercio Lecco, rilevando che «l'effetto del provvedimento è stato vanificato dall’aumento delle tasse». Ciresa: «Non è possibile andare avanti così».

RECORD MONDIALE. Una solenne presa per i fondelli: gli 80 euro elargiti da Matteo Renzi sono già tornati nelle tasche dello Stato con gli interessi. Parallelamente, infatti, la pressione fiscale in Italia è aumentata del 5%, come rileva l'ufficio studi Confcommercio dimostrando che «è dell'Italia il record mondiale della pressione fiscale effettiva».

BONUS VANIFICATO. Di fronte al martellamento del fisco, diretto e indiretto, i cittadini hanno tirato i remi in barca: provveduto a tasse e rincari è rimasto ben poco per il "rilancio dell'economia". «I primi effetti del bonus, da cui sono state escluse in modo ingiusto le partite Iva, è stato vanificato da un lato dall'incertezza del momento economico e dall’altro dalle troppe tasse», commenta il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva.

NON SI VA AVANTI COSI'. E davanti all'esosità del fisco si straccia le vesti il presidente di Confcommercio Lecco, Peppino Ciresa. «Non è possibile andare avanti così - afferma -. Purtroppo i commercianti e chi fa impresa sanno benissimo cosa vuol dire mandare avanti una attività con questo livello di tassazione! Chi ci governa continua a non capire che è quello il problema numero uno: ci sono troppe tasse da pagare!».

Nella foto: Peppino Ciresa e Alberto Riva.

6 agosto 2014