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Lecco stroncata dalla Goletta: «Enterococchi padroni del lago»

Lecco (Lècch) - Festa del Lago, lunedì sera, con contorno di fuochi d'artificio ed... enterococchi intestinali: lo rileva il sopralluogo della Goletta dei Laghi che fotografa una situazione preoccupante, da Lecco a Colico. Ben 11 le zone inquinate sulla sponda lecchese, mentre va molto meglio per i cugini: soltanto 2 le aree critiche sulla sponda comasca.

INGREDIENTE INEVITABILE. I risultati del monitoraggio della Goletta dei Laghi di Legambiente sul Lario, presentati martedì mattina nel municipio di Lecco, non sono un buon viatico alla stagione turistica: gli enterococchi intestinali, ovvero i batteri delle feci umane, rischiano di essere l'ingrediente inevitabile di molti bagni nelle acque lariane. Non per nulla, Legambiente sollecita quegli «investimenti sul sistema fognario e depurativo», che sarebbero una priorità, se i politici non preferissero indirizzare i denari pubblici ad altre destinazioni.

PESSIME NOTIZIE. Sono, infatti, ancora pessime le notizie relative alla qualità delle acque del Lario diffuse dalla Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente per il monitoraggio scientifico delle acque lacustri, realizzata con il contributo di Coou (Consorzio obbligatorio olii usati) e Novamont. Ben 13 i punti critici scovati dai tecnici dell’associazione su 19 rilevamenti effettuati. Pessimo dunque il quadro nella provincia di Lecco.

LE DUE CLASSIFICHE. Due le classifiche stilate dagli ambientalisti: 1) le località inquinate, con presenza di enterococchi intestinali maggiore di 500 Ufc/100ml e/o escherichia coli maggiore di 1000 Ufc/100ml; 2) le localita fortemente inquinate, con presenza di enterococchi intestinali maggiore di 1000 Ufc/100ml e/o escherichia coli maggiore di 2000 Ufc/100ml. L'unico campione che passa l'esame è a Bellano, foce del torrente Pioverna.

I SUPER INQUINATI. Sulla sponda orientale risultano fortemente inquinati i campioni prelevati a Colico (le foci del fiume Adda, del torrente Inganna e del torrente al laghetto di Piona) e a Lecco (le foci dei torrenti Caldone e Bione e il punto in corrispondenza dello scarico del depuratore). Fortemente inquinati anche i punti di Perledo alla foce del torrente Esino e di Valmadrera alla foce del rio Torto.

GLI INQUINATI. Le analisi indicano come inquinati il punto di Dorio presso la spiaggia Lc45, quello di Bellano alla foce del torrente presso la spiaggia di Oro, quello di Mandello del Lario alla foce del torrente Meria. Rispetto all'anno scorso, sono due i nuovi punti analizzati dai tecnici della campagna a seguito delle segnalazioni dei cittadini a Sos Goletta ed entrambi hanno prodotto risultati superiori alle soglie di legge: a Colico al laghetto di Piona, a Lecco presso la foce del torrente Bione.

SITUAZIONI CRONICHE. Da considerare inoltre che molte situazioni di inquinamento sono ormai croniche. Lo dimostrano gli esempi di Colico, alla foce dell’Adda, e di Mandello del Lario, nei pressi del fiume Meria, per la sesta volta consecutiva fuori dai parametri. Da quattro edizioni risultano inquinati o fortemente inquinati invece il punto alla foce del fiume Caldone a Lecco e quello alla foce del torrente Senagra a Menaggio.

MANCANZE DI LECCO. «Lecco soffre di alcune storiche mancanze - rileva Pierfranco Mastalli, presidente del locale circolo di Legambiente, innanzitutto la ormai nota situazione del depuratore, insufficiente sia per quanto riguarda la ricezione che lo scarico delle acque. Non meno emblematica la vicenda del torrente Caldone il cui campione risulta per l'ennesima volta sopra i limiti di legge senza che ne sia stata individuata la causa».

1 luglio 2014