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Amenità lecchesi: con 682mila € mutano una pizzeria in pizzeria

Lecco (Lècch) - Per decidere la destinazione della pizzeria Wall Street, sequestrata alla 'ndrangheta, ci hanno messo 20 anni. Ma la soluzione è surreale: si spendono 682mila euro per trasformare la pizzeria della famiglia Coco nella pizzeria gestita dall'associazione Libera. Maroni chiamato a Lecco per siglare il protocollo.

IL COLORE DELLE PIZZE. Da che parte stanno le pizze? A Lecco ci sono quelle mafiose e quelle antimafia: queste ultime fanno già rimpiangere le margherite sfornate dalla famiglia Coco, non solo perchè chi le ha mangiate racconta che quelle "cattive" in realtà fossero ottime, ma soprattutto perchè le pizze della legalità costano un pacco di soldi ai contribuenti.

PAGA PANTALONE. La trasformazione del Wall Street in "pizzeria legalitaria" avverrà entro il maggio del 2015. Un'operazione che costerà 682mila euro: 400mila li scuce la Regione Lombardia, i restanti la Fondazione Cariplo e il Comune di Lecco. Il tutto per mettere nelle mani dell'associazione Libera un locale dove sfornare pizze ma all'insegna della legalità.

SIGLATO IL PROTOCOLLO. Sulla trovata non mancano le polemiche: la scelta di affidare la gestione a Libera viene contestata dall'associazione antimafia Qui Lecco libera che lamenta mancanza di "trasparenza", mentre Fratelli d'Italia protesta per la "concorrenza sleale" che la pizzeria "pubblica" farà a quelle private. Ma nella giornata di giovedì in città è stato siglato il protocollo d’intesa del discusso progetto: firmatari il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il commissario straordinario di Aler Lecco, Bergamo e Sondrio Luigi Mendolicchio, il prefetto di Lecco Antonia Bellomo.e, dulcis in fundo, il sindaco Virginio Brivio.

Nella foto: l'ingresso della pizzeria Wall Street.

27 giugno 2014