Appello per Lecco, gioco d'azzardo e quel noto casinò che fa da sponsor
Lecco (Lècch) - Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera di Ezio Venturini, consigliere comunale di Italia dei Valori al Comune di Lecco.
Egregio direttore, nel corso degli anni Appello per Lecco, forza politica di maggioranza rappresentata in giunta comunale dall’assessore Michele Tavola (Cultura, Politiche giovanili e Sport) è riuscita a balzare in sella al valoroso Purosangue galoppando la madre di tutte le battaglie: la lotta contro il gioco d’azzardo. Un fiore all’occhiello per l’associazione facendosi da garante nei confronti di tutta la città. È doveroso però testimoniare che più o meno tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di minoranza, si sono date da fare per cercare, se non altro in attesa di una normativa nazionale, di contrastare il gioco d’azzardo in città. Appello per Lecco ha cercato di risaltarne molto di più mediaticamente gli effetti, (fiaccolata, petizione ecc.) aiutato molto anche dalla popolarità del proprio leader Corrado Valsecchi.
“Claudicando una zampa” Appello per Lecco in un consiglio comunale del Dicembre 2013 bocciò con qualche pregiudizio (forse solo perché volendone il monopolio, l’azione proveniva da Italia dei Valori) un semplice ordine del giorno contro le slot machine. Ma su dai…, il passato è passato e rivangare sul passato serve poco e niente, ci vogliono azioni concrete, coerenti ed assoluta coscienza guardando dritto al futuro, inoltre ricordiamoci bene, la giunta comunale portò una delibera in Consiglio, precisamente la n. 88 del 10.12.2012 intitolata: “Atto di indirizzo in ordine all’insediamento e alla gestione di esercizi per il gioco lecito e attrezzature analoghe”.
Una delibera composta da una serie di linee di azione, ben 13 articoli, un documento fatto con proprietà (voluto dall’assessore Armando Volontè), e massimo rigore che ebbe, insieme ad un mio emendamento, l’approvazione. L'art. 7 cita testualmente: di non accettare sponsorizzazioni per iniziative comunali da parte di case da gioco. Grande vittoria quindi per la città e lo sarebbe stato anche per l’audace Appello per Lecco se non fosse per la famosa e popolare mostra presente oggi al Palazzo delle Paure “Nel Segno di Picasso", aperta fino al 13 di Luglio e organizzata proprio dall’assessore di riferimento di Appello per Lecco Michele Tavola.
Nella locandina che danno in regalo in forma di poster quando visiti l’evento sono visibili in basso i diversi sponsor della mostra. Ma chi saranno poi gli sponsor di tale mostra? Uno in particolare spicca all’occhio: “CASINO' DI CAMPIONE". Che mi venga un colpo, la testa mi gira e il sangue mi ribolle nelle vene: ma l’articolo 7 non citava...
Il valoroso Destriero (Appello per Lecco) è caduto oscenamente, serve un restauro, ma con estrema cautela, infatti non è un monumento (Stoppani, Addio Monti, San Nicolò) penso e credo ci voglia ben altro. Chi custodirà allora il timoroso Ronzino in attesa di restauro e chi si occuperà ora della sua nobile battaglia, cancellando l’immagine di quella che oggi diviene una conclamata ipocrisia?
Si, predicare bene nel volere far quello e nel voler far l’altro o nel voler stendere un regolamento per la cura del bene comune, e razzolare male, quando non si è in grado di far rispettare una semplice delibera approvata in Consiglio comunale, in pratica il volere dell’intera cittadinanza, o addirittura servirsi di uno sponsor perfettamente legittimo, ma al di fuori dalla logica: contrastare in tutti modi il gioco d’azzardo. Non importa se questo porti benefici economici, sia questo un semplice sponsor o una slot machine in un centro ricreativo culturale molto vicino a un gruppo politico.
Il Consiglio comunale si è espresso chiaramente, o meglio la maggioranza dell’intera città ha detto: contrastare il gioco d’azzardo, il che vuole dire non accettare di conseguenza nessuna forma di sponsorizzazione. Sarebbe sufficiente il rispetto, la coerenza e la coscienza da parte di tutti, iniziando proprio da chi legittimamente eletto pretenderebbe e dovrebbe farsi garante di fronte alla cittadinanza nel formulare regole, ma da prima per priorità, coerenza e lealtà, rispettarle. Appello per Lecco dovrà ora darne una giustificazione per tutti quelli che parteciparono coscientemente alla fiaccolata, firmarono la petizione credendo realmente di combattere il gioco d’azzardo in città con ogni mezzo tramite un associazione a cui avevano creduto: Appello per Lecco.
Ezio Venturini
(Consigliere di Italia dei Valori al Comune di Lecco)
Nella foto: Venturini indica il logo del Casinò sul manifesto della mostra del Comune.
2 maggio 2014