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A Lecco un incontro “tra incubo e realtà”

Lecco (Lècch) - Un dialogo sul lato oscuro dell'uomo è al centro dell'incontro con gli autori di tre volumi che affrontano la psicologia del crimine, dallo sconvolgente caso di Sonya Caleffi fino all'esperienza umana nelle carceri.

IL CASO CALEFFI. Il dibattito "Tra incubo e realtà" si terrà il 29 maggio alle ore 18.30 presso Palazzo Falk a Lecco, in occasione della presentazione del volume “Difesa d’ufficio”, che narra il caso di Sonya Caleffi e il cui autore è l'avvocato Claudio Rea. Sarà inoltre presentato il volume (e caso editoriale) di Roberto Giordano, “In attesa dell’alba”, un libro horror-fantascientifico che racconta con grande finezza psicologica una storia di personaggi che vogliono sopravvivere in uno scenario apocalittico.

DAL CARCERE. Interverrà Francesco Bertè, criminologo e direttore sanitario della Casa circondariale di Monza e di Bergamo, presentando il suo libro “Nuovi Giunti – Racconti dal carcere”, con prefazione di don Antonio Mazzi. Modera la giornalista Francesca Losi.

MISTERI DELL'ANIMO. L’argomento della serata sarà un'indagine sui misteri dell’animo umano quando determina fatti estremi quali il crimine e l’omicidio. Un'indagine svolta tra fantasia e realtà, tra cronaca e letteratura.

IL PENALISTA. Claudio Rea, cinquantacinque anni, avvocato penalista, è nato a Lecco, dove svolge la professione forense. Già operativo negli anni Novanta in processi di rilievo, come il crac del Verona Calcio e il - Wall Street - fino alla criminalità organizzata milanese; dal 2004 è la difesa di Sonya Caleffi, l’infermiera Killer.

L'ARTISTA. Roberto Giordano, trentacinque anni, è nato a Milano, è un artista poliedrico: attore e regista di commedie teatrali, musicista e batterista rock; creatore di giochi di ruolo incentrati sul tema investigativo. Giovanissimo indagatore dell’ “IO” umano ed esploratore dei mondi possibili, il suo libro costituisce un caso editoriale.

IL MEDICO. Francesco Bertè, nato a Crotone nel 1959, si è laureato in medicina e si è subito dedicato, con esclusiva passione, al mondo della medicina penitenziaria. Dal 1996 è direttore sanitario della Casa circondariale di Monza, dal 2009 di Bergamo. Pubblica numerosi articoli sulla medicina penitenziaria.

21 maggio 2014