Lecco, “I buoni”: l'inganno dei farisei
Lecco (Lècch) - Un momento di riflessione sul doppio volto del "buonismo", alla luce di certo impegno antimafia e legalitario, strumento di consenso sociale, e della farisaica "retorica del bene". Stasera viene presentato in città “I buoni”, il romanzo di Luca Rastello pubblicato da Chiarelettere. L'incontro è organizzato da Qui Lecco libera.
SALVARE IL MONDO. I buoni lottano per salvare il mondo. Le loro crociate si chiamano "progetti", il loro dio è la legalità. A guidarli c'è don Silvano. Lui è l'uomo santo con il maglione consumato e lo sguardo sofferente che predica sulla strada e nel palazzo, vicino agli ultimi e ai politici, alle rockstar, ai galeotti e ai magistrati.
CORDA STRETTA. È nel suo tempio che approda Aza, ragazzina dei cunicoli, esile e fortissima, scampata a un passato di fogna e violenza con la forza dell’ambizione: a lei Silvano onnipotente ha concesso una lingua nuova, una casa, una carriera, persino un amore. Le ha dato la vita. Pazienza allora se il tempio è cartongesso, se la lotta è solo nei toni con cui si pronunciano parole di conciliazione: Aza dovrà tenere stretta la corda che la lega a don Silvano fino a scorticarsi le mani. Anche quando, attorno, ogni cosa comincia a precipitare.
LE CATEGORIE. Seguendo la “corda” di Aza - protagonista del romanzo - l'autore Luca Rastello ritorna a Lecco per accompagnarci in una denuncia lucida grazie alla quale è possibile guardare (e ripensare) senza alcuna retorica del bene alle categorie di antimafia, legalità e consenso sociale. «Raramente - ha scritto Vittorio Giacopini su La Domenica del Sole - un romanzo recente ha saputo raccontare il Male con tanta oggettività e con tale forza. Lasciarsi irretire dal ricatto della cronaca o del gossip è puerile. Rastello guarda più lontano, in ogni caso».
Martedì 13 maggio, ore 21:
presentazione del libro
"I BUONI" di Luca Rastello.
Ristorante "Soqquadro",
piazza Era 7, Pescarenico (Lecco)
13 maggio 2014