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Calolzio, la ditta della Brambilla “salvata” da un magnate turco

Calolziocorte (Calòls) - Nel giorno di scadenza del concordato preventivo, che in assenza di novità avrebbe comportato il rischio di fallimento dell'azienda, le Trafilerie Brambilla di Calolziocorte vengono "salvate" da un magnate turco, noto per la sua opposizione ad Erdogan. Il senatore leghista Arrigoni presenta un'interrogazione parlamentare sulla crisi aziendale che definisce «inspiegabile».

IN EXTREMIS. Boccata d'ossigeno in extremis per l'azienda di famiglia della parlamentare forzista Michela Brambilla (nella foto). Il Sole 24 Ore rivela che le Trafilerie di Calolzio interesserebbero al gruppo di Aydin Dogan, il magnate alla testa di un impero economico-finanziario attivo soprattutto nel settore dei media. Dogan è considerato uno strenuo avversario del premier Erdogan.

TENUTI ALL'OSCURO. Intanto il senatore Paolo Arrigoni (Lega Nord) ha presentato al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e alla collega dello Sviluppo economico Federica Guidi un’interrogazione scritta sulla situazione delle Trafilerie Brambilla. «I dipendenti, in presidio oramai da mesi ed esasperati, contestano l’esser tenuti all’oscuro della situazione dell’impresa e del proprio futuro occupazionale», afferma Arrigoni, che chiede chiarezza sulla crisi.

TRACOLLO INSPIEGABILE. «Poco più di un anno fa - sostiene Arrigoni - sembrava andasse tutto a gonfie vele, tanto che la proprietà il 5 marzo 2013 aveva organizzato l’open day dell’azienda, con televisioni nazionali e promesse di assunzioni. Nel giro di poco più di dodici mesi, invece, si è avuto il tracollo, inspiegabile per gli oltre ottanta dipendenti oggi a rischio di perdita del posto di lavoro».

SITUAZIONE DEBITORIA. Allo scopo di «ovviare ai problemi connessi alle lungaggini normative e burocratiche per l’erogazione degli ammortizzatori sociali ed evitare così che per mesi lavoratori ed intere famiglie rimangano senza alcun sostentamento economico», Arrigoni ha chiesto di riaffermare il cosiddetto “istituto dell’anticipazione". L'azienda aveva attribuito i propri problemi a difficoltà di liquidità dovute alla situazione debitoria.

9 aprile 2014