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Metastasi a Lecco, alla sinistra dico: “non si poteva non sapere”

Lecco (Lècch) - Egregio direttore, in questi giorni sui media si può leggere di tutto sul caso Metastasi a Lecco. Sono in molti anche dalla lontana Sicilia che hanno qualche accusa da fare o lezione da dare.

Chi vive e ha sempre vissuto in questa zona della Brianza conosce benissimo la storia e chi ha combattuto questa distorsione della società civile, ricevendo in cambio non elogi ma accuse false in tv da parte di giornalisti e pentiti vari. Non elogi ma inchieste da parte della Magistratura che hanno avuto il solo scopo di screditare una forza politica che si era ribellata al modus vivendi imposto da Roma. Oggi, visto dove ci hanno portato le forze politiche di sinistra di Lecco, visto con quale arroganza rigettano le accuse dell’opposizione, possiamo solo mandare loro un messaggio coniato dalla Magistratura per l’ex premier Berlusconi: “non poteva non sapere”.

Claudio Ratti

Le circostanze a cui si riferisce l'originale "non poteva non sapere" sono molto diverse. In questo caso, credo che la frase abbia una valenza squisitamente morale. Ovvero, il Pd non poteva permettersi di non sapere con chi aveva a che fare innanzitutto sul piano umano, non poteva candidare un soggetto come Ernesto Palermo nel capoluogo per motivi che non sono stati affatto chiariti (nel 2010 non c'era nessuna alleanza del Pd con l'Udeur che, anzi, era passato dalla parte di Berlusconi) e, una volta eletto, piazzarlo addirittura nella commissione Urbanistica, proprio quella che di lì a poco si sarebbe occupata del Pgt.

Anche se non si fossero conosciute, almeno fino a un certo momento, le sconvenienti frequentazioni addebitate dagli inquirenti a Palermo, persino un bambino si sarebbe accorto che quel personaggio non rifulgeva, per così dire, di amor patrio. Ed è stato un vero schiaffo alla città portarlo in palmo di mano nel cuore delle istituzioni lecchesi, anche se il bel soggetto ha garantito a Virginio Brivio quei voti, oggi ritenuti "maleodoranti", che gli hanno permesso di vincere al primo turno. Solo per questo, il sindaco dovrebbe fare le valigie da Palazzo Bovara e andarsene passando dalla porta di servizio.

G. F.

8 aprile 2014