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Tangenziale est, lecchesi spremuti: Faggi faccia il “bel gesto” e lasci

Lecco (Lècch) - Caro direttore, chi scrive è un militante della Lega nord che aveva, naturalmente, condiviso le prese di posizioni di esponenti del movimento, tra questi il sen. Arrigoni, contro il balzello a cui sono sottoposti i lecchesi, e i brianzoli in genere, che quotidianamente raggiungono la provincia di Milano, o di Monza e Brianza, per motivi di lavoro.

Il casello di Vimercate, infatti, sembra fatto apposta per colpire la Brianza lecchese con questa parte del Lario e, giustamente, la Lega aveva protestato, ricordando che a Roma (tanto per fare un esempio!) il Gra, Grande raccordo anulare, era e rimane gratuito. La Lega, insomma, ancora una volta stava dalla parte della gente, mobilitando i suoi esponenti contro il salasso dei caselli in Lombardia.

Siccome la cosa mi colpisce anche personalmente, sono andato a vedere da chi dipendeva la società a cui fa capo la Tangenziale est ed ho verificato che è controllata quasi per intero dalla Provincia di Milano, di centrodestra. I posti del consiglio di amministrazione sono politicamente caratterizzati: per dire, c'è uno considerato molto vicino a Verdini di Forza Italia, un'altra che era candidata con Albertini e Monti alle ultime regionali, l'avvocato della Minetti... e, alla vice presidenza, c'è la Antonella Faggi, ultimo sindaco di Lecco della Lega nord, che non riuscì a concludere il suo mandato.

A questo punto, credo che se, giustamente, si protesta contro i balzelli, sarebbe meglio non occupare una poltrona ben remunerata anche coi soldi versati dai lecchesi, all'interno del consiglio di amministrazione della Tangenziale. La Faggi è da un anno in quel consiglio di amministrazione, che va verso il rinnovo: protesti assieme ai lecchesi lasciando l'incarico. Questo sì che sarebbe un bel gesto, e la protesta della Lega avrebbe maggior significato.

Un militante della Lega nord di Lecco.

25 aprile 2014