Lecco invoca Ozanam, beato anti filantropo
Lecco (Lècch) - Il 23 aprile cade il bicentenario della nascita del beato Federico Ozanam (foto), fondatore della Società di San Vincenzo De Paoli e professore alla Sorbona. In suo onore, viene allestita una mostra presso la Basilica San Nicolò.
FOTO D'EPOCA. "Grazie Federico", è il nome dell'appuntamento pensato dal consiglio centrale di Lecco della Società di San Vincenzo De Paoli. L'iniziativa ripropone foto d’epoca, illustrazioni e brani scelti degli scritti del beato, che ripercorrono la sua vita e ne illustrano il pensiero. La mostra sarà allestita presso la Basilica San Nicolò e visitabile da domenica 23 febbraio: alle ore 11 l'inaugurazione, con benedizione e discorso introduttivo di monsignor Ennio Apeciti, responsabile dell’Ufficio delle Cause dei Santi della Diocesi di Milano.
TOTALE DEDIZIONE. Ozanam, nato a Milano da famiglia francese, fu animato da una totale dedizione ai poveri, distinguendo sempre tra la carità cristiana (il bene fatto per amor di Dio) e la mera filantropia (la beneficienza per rispetto umano e vanità mondana). Nella lettera a Léonce Curnier, del 23 febbraio 1835, dice: «Guardate le associazioni filantropiche: non sono che assemblee, relazioni, rendiconti, memorie; a meno d’un anno d’esistenza posseggono già grossi volumi di verbali».
NELLO SPECCHIO. E ancora: «La filantropia è un’orgogliosa per cui le buone azioni sono una specie d’ornamento e che si compiace di guardarsi nello specchio. La carità è una tenera madre che tiene gli occhi fissi sul bimbo che porta alla mammella, e non pensa più a se stessa e dimentica la sua bellezza per il suo amore». Chissà se il beato Ozanam, invocato in basilica, convertirà certe fondazioni e club filantropici lecchesi...
19 febbraio 2014