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Grande guerra, il Pd: «Fondi per il 100°»

Lecco (Lècch) - Il Consiglio regionale della Lombardia ha dato il via ufficiale alle commemorazioni per il centenario della Grande guerra. Approvata a maggioranza la modifica a una precedente legge lombarda del 2008 di promozione e valorizzazione del patrimonio storico del conflitto.

BILANCIO RISICATO. «Abbiamo contribuito a mettere nero su bianco ciò che può essere fatto per ricordare quanto accadde in quegli anni e dunque il nostro voto è stato favorevole – commenta il consigliere regionale del Pd Raffaele Straniero –. Tuttavia, abbiamo espresso una perplessità che è stata raccolta poi da tutti i gruppi: la posta a bilancio per il recupero dei manufatti dell’epoca presenti in Lombardia, per il restauro dei monumenti, per le eventuali opere di studio e approfondimento e la perpetuazione della memoria, a partire dalle scuole, è veramente risicata. Nonostante siano tempi di crisi, quello che si decide di fare va fatto bene. Ci siamo, perciò, augurati e lo abbiamo chiesto alla stessa assessore Cappellini, che negli anni a venire la Regione incrementi i finanziamenti».

RIFINANZIARE E SOSTENERE. In Aula il Pd ha ricordato come il lavoro sulla legge fosse già stato sviscerato in commissione, compreso l’invito a rifinanziare e sostenere la legge originaria. «La tragedia della prima guerra mondiale rimane fortemente scolpita: non bisogna perdere la memoria di quegli eventi, ma affidarla alle nuove generazioni – spiega Straniero –. E’ un compito che dobbiamo prendere a cuore perché costituisce parte dell’identità italiana».

TRINCEE E DUE FORTI. «In Lombardia - continua il consigliere regionale - abbiamo trincee e due forti stupendamente conservati, uno dei quali si trova a Colico: è il forte Lusardi - Montecchi, con quattro cannoni a cupola che rappresentavano l’epicentro della linea Cadorna. Ma il rischio è che significative iniziative e grossi investimenti per la manutenzione e la fruizione dei beni diventino occasioni perdute. Ci ha dato fastidio che la Giunta abbia modificato in itinere al ribasso lo stanziamento. E’ vero che dallo Stato arriveranno risorse, ma dovranno essere distribuite su tutto l’arco alpino dove si sono svolte le battaglie».

Nella foto: cannoni di Forte montecchio (foto del Museo della guerra bianca in Adamello).

19 febbraio 2014