Cadavere nel trolley passato da Lecco
Lecco (Lècch) - Il corpo senza vita della giovane iraniana, trovato martedì in un canale di Venezia, doveva essere abbandonato nelle acque del golfo di Lecco: la sconcertante circostanza è stata accertata dagli inquirenti, che hanno ricostruito gli spostamenti di due indiani indiziati di omicidio e occultamento di cadavere.
CAUSA VIOLENTA. Intorno alle 1,30 dello scorso 28 gennaio, come precisa il comunicato della Questura veneziana, è stato rinvenuto il cadavere di una giovane, completamente nudo, nel canale che costeggia via Loredan a Lido di Venezia. Dall’esame autoptico è emerso che il decesso, per "causa violenta", risaliva alla mattina di lunedì ”. La donna era morta strangolata: esclusa ogni ipotesi di annegamento, data l’assenza di acqua nei polmoni.
STUDENTESSA DI BRERA. Gli inquirenti, dunque, si sono messi in caccia del presunto strangolatore. Dalle impronte digitali la Polizia scientifica di Venezia ha rapidamente ricostruito l'identità della donna: si trattava di una iraniana regolare sul territorio nazionale, Ahadsavoji Mahtab, nata il 25 gennaio 1984 a Teheran (Iran) e domiciliata a Milano in via Pericle 5, studentessa universitaria iscritta al 2° anno presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera.
COINQUILINI INDIANI. Con la collaborazione della Squadra Mobile di Milano, sono state rintracciate alcune connazionali ed amiche della vittima, nonché la coppia di giovani coinquilini di origine indiana, un 29enne e una 30enne, presso i quali aveva preso in affitto un posto letto. La svolta alle indagini è arrivata ricostruendo gli spostamenti dei due, sulla base dei tabulati relativi al telefono cellulare dell'uomo.
A LECCO IN TRENO. All'indiano non è rimasto altro che ammettere di essersi recato in treno (da solo) a Lecco, con l’intenzione di liberarsi del corpo della 30enne iraniana, optando poi per Venezia sempre col cadavere rinchiuso all’interno di un grosso “trolley”. Nel capoluogo lariano, infatti, l'uomo avrebbe avuto un improvviso ripensamento dettato dal timore di non essersi allontanato a sufficienza da Milano.
CON LA FIDANZATA. Nel suo viaggio sino al Lido veneziano, secondo quanto accertato dagli investigatori, l'indiano sarebbe stato accompagnato dalla fidanzata. Nei confronti della coppia, la procura di Milano ha disposto il “fermo di indiziato di delitto” in relazione ai reati di omicidio volontario, aggravato dai futili motivi, e occultamento di cadavere.
Nella foto: Ahadsavoji Mahtab in un momento sereno (da facebook).
3 febbraio 2014