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Sono “morte” 1.738 imprese lecchesi

Lecco (Lècch) – Sono 1.738 (+7,6%) le imprese che hanno cessato l'attività lo scorso anno. Per la Camera di Commercio di Lecco il 2013 si è chiuso con 26.935 imprese iscritte nei registi: un calo dell’1% rispetto al 2012, contro il -0,3%lombardo e il -0,5% nazionale.

I 6 COMUNI. Circa un terzo delle imprese lecchesi ha sede legale in uno dei sei comuni con oltre 10.000 abitanti: Lecco, Merate, Calolziocorte, Casatenovo, Mandello del Lario, Valmadrera. Le imprese di questi comuni hanno evidenziato un andamento migliore rispetto alla media provinciale (-0,5%) e in tre di essi si è addirittura registrata una crescita del numero delle imprese (Mandello del Lario +0,7%2, Merate e Casatenovo +0,5%). Il comune capoluogo si attesta intorno alla media provinciale (-0,9%) e a fine 2013 registra 4.987 imprese.

SALDO NEGATIVO. Durante lo scorso anno in provincia sono nate 1.524 nuove imprese (-1,9% rispetto al 2012) e ne sono cessate 1.738 (+7,6%), pertanto il saldo è pari a -214 unità (nel 2012 la differenza si era invece attestata a -62). Tra i principali comuni del lecchese, Merate e Casatenovo sono gli unici a mostrare un saldo tra iscrizioni e cessazioni positivo (rispettivamente +7 e +6), mentre il comune capoluogo è quello che ha evidenziato il calo maggiore in termini assoluti.

ANNO DIFFICILE. «Il 2013 è stato un anno davvero difficile per le nostre imprese», sottolinea il presidente dell’ente camerale, Vico Valassi; «tuttavia, a partire dall’estate il comparto industriale ha mostrato segnali di risveglio: produzione +1,3% nel 2° trimestre e +2,7% nel 3° trimestre; ordini +2% e +0,2%; fatturato +0,2% e +1,6%. Anche i dati del comparto artigiano stanno migliorando (nel 3° trimestre ordini e fatturato sono aumentati dell’1% circa, nonostante il calo della produzione, -2,8%)».

COMPARTO ARTIGIANO. Significativo è il calo delle imprese nel comparto artigiano, anche se in questo caso il dato è migliore rispetto a quello regionale e nazionale (Lecco -1,6%, Lombardia -2% e Italia -2,1%). Crescono le imprese registrate come “società di capitali” e “altre forme” (rispettivamente +1,4% e +4,2%). A fine 2013 il 24,4% del totale delle imprese registrate della nostra provincia opera come “società di capitale” (a fine 2012 la percentuale era il 23,9%); il 24% come “società di persone” (era il 24,4%); il 49,3% come “impresa individuale” (era il 49,6%); il 2,3% come “altra forma” (era il 2,2% nel 2012).

CAMPI DI ATTIVITA'. Per quanto riguarda i comparti di attività,  il numero delle imprese registrate cala generalmente, ad eccezione dei servizi (+0,7%, ovvero 67 imprese in più, contro il +1,1% lombardo e +1,4% nazionale, cfr. tab. 3). Significativo è il calo del manifatturiero (-211 aziende, la metà delle quali nel comparto delle costruzioni). A fine 2013 il 4,3% delle imprese lecchesi opera nel primario (contro il 4,4% del 2012), il 36% nel secondario (contro il 36,4%), di cui 18,1% nelle costruzioni (era il 18,3%) e il 59,7% nel terziario (59,2%), di cui il 36,4% nei servizi (35,8% a fine 2012).

FLOP DEI GIOVANI. Diminuiscono anche le imprese gestite da giovani (-6,8%, contro il -3,8% lombardo e il -3,3% nazionale) e da donne (-0,2% a Lecco, +0,1% in Lombardia e -0,3% in Italia), mentre crescono quelle straniere (+2,9% per la nostra provincia, contro il  +4,1% regionale e nazionale). A fine 2013 le imprese gestite da giovani rappresentano il 9,8% del totale (erano il 10,4% a fine 2012).

POCHI STRANIERI. Le imprese gestite da donne sono il 21,2% (in lieve crescita rispetto al 21,1% di fine 2012), valore che pone Lecco al quinto posto in Lombardia (preceduta da Sondrio, Pavia, Varese e Mantova). Le aziende gestite da stranieri sono il 6,1% (contro il 5,9% del 2012), dato che pone Lecco al penultimo posto nella graduatoria delle province lombarde.

31 gennaio 2014