Invia articolo Stampa articolo
Azzardo: Arrigoni, “testimone eccellente”, smentisce Brivio

Lecco (Lècch) - Virginio Brivio (foto) in grande affanno nel giustificare il Pd dopo il voto al Senato sul provvedimento che punisce gli enti locali colpevoli di scoraggiare il gioco d'azzardo. Il sindaco di Lecco parla di "errore di disattenzione", da parte dei suoi compagni di partito a Palazzo Madama. Ma il senatore Paolo Arrigoni, testimone "eccellente" della vicenda, lo smentisce.

SALVARE LA FACCIA. Doveva passare alla chetichella, invece è scoppiato lo scandalo sull'emendamento approvato in Senato coi voti decisivi del Partito democratico: ora, a tutti i livelli, gli esponenti piddini cercano di salvare la faccia. A Lecco il sindaco Brivio liquida la faccenda come una semplice svista, frutto di disattenzione, ma viene clamorosamente smentito da chi ha vissuto in prima persona quei fatti.

NESSUN BLITZ. Paolo Arrigoni, senatore lecchese della Lega Nord ed ex sindaco di Calolziocorte, spiega come sono andati realmente i fatti, escludendo che il voto dei piddini sia dovuto alla concitazione dei lavori parlamentari. “L'emendamento (che taglia i trasferimenti erariali a Regioni e Comuni che hanno adottato provvedimenti anti-slot, ndr) non è stato un blitz dell'ultimo secondo perché, prima che in Aula, era stato approvato il giorno precedente in commissione Bilancio". Il Pd, dunque si è espresso al riguardo in due sedi, in maniera consapevole e meditata, avendo tutto il tempo di valutare la portata del provvedimento.

AMMISSIONE DI COLPEVOLEZZA. Anche i senatori meno lesti di comprendonio avevano capito tutto perchè, aggiunge Arrigoni, "per una volta, era tutto scritto in modo molto chiaro
. Dunque, prosegue il senatore del Carroccio, "altro che errore di disattenzione come dice Virginio Brivio! Se l’approvazione fosse dovuta davvero alla disattenzione, i senatori Pd andrebbero cacciati per manifesta incapacità”. "Quindi - ne conclude Arrigoni - la excusatio di Brivio si risolve in un'ammissione di colpevolezza".

SULLA PELLE DEI DEBOLI. “La verità è che il Pd, come il Ncd, si è piegato alle lobby dei concessionari - conclude Arrigoni, che da sindaco di Calolziocorte aveva prestato una seria opposizione alla proliferazione del gioco d’azzardo nella cittadina lecchese -. Tutto ciò è veramente squallido perchè fatto sull dei citta pelle dei cittadini deboli. Governo e maggioranza intimidiscono Regioni come la Lombardia e Comuni come Calolziocorte che si sono dotati di leggi e regolamenti restrittivi!”.

CONDONO A ROMA. Infine un suggerimento a Matteo Renzi, neo segretario piddino, che, incalzato dalle proteste, ha assicurato: “Bloccherò la porcata sulle slot quando arriverà a Montecitorio”.  “Gli suggeriamo due strade risolutive quale mandato da dare ai suoi deputati alla Camera – conclude Arrigoni –: o far decadere interamente il decreto (scadenza 31/12), così da cancellare anche il vergognoso condono di 4 miliardi regalato al Comune di Roma; oppure, votare l’emendamento già depositato del Carroccio per cancellare questa ignobile norma”.

Nella foto-galleria: Brivio; la lista dei senatori che hanno votato la "porcata" (parola di Renzi).

21 dicembre 2013