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Sulla Monza-Lecco protesta del Mgp

Lecco (Lècch) - Il Movimento giovani padani della Brianza si ribella a un "reato senza senso come quello della cosiddetta discriminazione territoriale” che ha portato alla chiusura della Curva nord interista durante il derby della Madonnina in calendario per domenica sera.

SLOGAN PROVOCATORIO. La protesta del Mgp ha uno slogan provocatorio: “Noi non siamo napoletani... Ora chiudete la Valassina!”. Questo il messaggio ironico apparso venerdì mattina su alcuni striscioni appesi dai giovani padani sulla Ss36 Milano – Lecco (la Valassina). Il riferimento è alle polemiche scatenate in questi giorni dal provvedimento del giudice sportivo Tosel che ha disposto la chiusura della Curva nord nerazzurra nella partita del derby, per punire gli interisti "colpevoli" delle canzonature ai tifosi napoletani.

REATO SENZA SENSO. “Gli striscioni che abbiamo appeso – spiega Alessandro Corbetta, coordinatore dei Giovani padani della Brianza - hanno ovviamente un significato provocatorio e vogliono manifestare la nostra vicinanza alle curve colpite da provvedimenti restrittivi a causa di semplici sfottò che da oltre quarant’anni sentiamo durante le partite di calcio. Solo in Italia si possono punire i tifosi per un reato senza senso come quello della “discriminazione territoriale”.

LIBERTA' SOFFOCATA. Corbetta denuncia le "boffonate" che soffocano la libertà di espressione. "In questo Paese - conclude l'esponente del Mgp - ormai l’ipocrisia e il buonismo la fanno da padroni: dal calcio alla politica, passando per i fenomeni migratori. Chi osa pensare o comportarsi in modo differente rispetto al pensiero unico di sinistra viene ricoperto dalle solite accuse di razzismo, populismo, fascismo e via dicendo. E' ora di smetterla con queste buffonate: libertà di parola fuori e dentro gli stadi!”.

Nella foto-galleria: le immagini degli striscioni sulla Monza-Lecco.

20 dicembre 2013