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Incredibile a Lecco: si “nomina” questore e truffa migliaia di euro

Lecco (Lècch) - Il vero questore di Lecco, Alberto Francini (nella foto), una cosa così non deve averla mai vista neppure a Napoli, città da cui proviene nota per le truffe fantasiose. Soprattutto non avrà mai visto dei cittadini tanto boccaloni da credere al primo che si spaccia, addirittura, per il questore della città.

PREZZI STRACCIATI. Protagonista della truffa dell'anno è un 34enne abitante a Milano ma dal chiaro cognome partenopeo, G.F.L., nullafacente e senza fissa dimora, con precedenti di Polizia per rapina e spaccio di sostanze stupefacenti. Spacciandosi dapprima per “vice questore di Lecco” e, successivamente, addirittura quale “questore di Lecco”, l’uomo è riuscito a carpire la fiducia di alcuni cittadini della Brianza lecchese. Il 34enne ha promesso alle sue vittime l’acquisto a prezzi stracciati di oggetti di vario genere (telefoni cellulari, jukebox, televisori ed anche autovetture), frutto di una inesistente asta giudiziaria riservata al solo personale dirigente delle forze dell’ordine.

TIMBRI E PISTOLA. Per gettar fumo negli occhi delle vittime, il truffatore si è dotato di una serie di "gadgets": lettere intestate, targhe di premiazione, timbri falsificati. Allo scopo di apparire più convincente, il falso questore ha anche ostentato una fondina ascellare con dentro la pistola (risultata un giocattolo quando il fermato è stato perquisito dalla Digos), riuscendo a farsi consegnare somme di danaro per un totale di circa 5.000 euro.

SPASSOSA SCENA. L’indagine è partita durante le feste natalizie quando un cittadino, presentando alcuni incartamenti chiaramente contraffatti, si è recato in Questura a ritirare gli oggetti che G.F.L. avrebbe dovuto acquistato per lui nel corso di una di queste fantomatiche aste giudiziarie. Successivamente, il 1° gennaio, è arrivata un'altra cittadina residente nella Provincia di Lecco a chiedere il materiale comprato per conto suo dal “questore di Lecco”. Stessa spassosa scena nei giorni seguenti, con altri lecchesi convinti che il capo della Questura fosse a loro disposizione per procurare oggetti e regali natalizi sottocosto.

SFILZA DI REATI. Immediatamente la Digos si è messa sulle tracce del malfattore. Anche grazie alle descrizioni avute dalle vittime, gli agenti sono risaliti in fretta al 34enne. L'uomo è stato rintracciato il 4 gennaio e denunciato a piede libero per una sfilza di reati previsti dagli articoli 81 (reato continuato), 347 (usurpazione di funzioni pubbliche), 482 (falsità materiale commessa da privato), 494 (sostituzione di persona), 614 (violazione di domicilio), 640 (truffa). A suo carico, inoltre, la Questura ha emesso il provvedimento del divieto di ritorno sul territorio della provincia di Lecco.

Nella foto-galleria: il vero questore di Lecco, dottor Alberto Francini; il falso questore; la pistola giocattolo e la fondina.

14 gennaio 2014