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Blubike, a Lecco spesi 50mila € l'anno per 10 pedalate al giorno

BLUBIKE: UN FALLIMENTO. Lecco - Meno di 10 persone al giorno si servono del Blubike: un cocente fallimento per il Comune di Lecco che spende 50mila euro l'anno nel servizio di bike sharing. "Uno spreco di soldi pubblici sottratti ai cittadini ed ad altri progetti necessari alla città", protesta Nicola Monti di Qui Lecco Libera che punta il dito contro la gestione dell'amministrazione comunale.

SIMBOLO DI SPRECO. "L’affare Blubike, ormai - rileva Monti -, è diventato simbolo di spreco e sperpero. L’unica a non essersene accorta è la Giunta guidata da Virginio Brivio. Per rappresentare il fallimento delle presunte politiche ecologiche dell’amministrazione, le minoranze - e sparute parti della maggioranza - amano rifarsi (in ritardo) al disastroso servizio di noleggio biciclette".

SCARICARE IL PROBLEMA. L'esponente di Qui Lecco Libera non fa sconti all'amministrazione di centrosinistra, formulando la sua diagnosi del male cittadino, una inerzia che si manifesta anche nel fallimento del bike sharing: "A Lecco - afferma - quello che continua a mancare, è la voglia di cambiare, di provare almeno a risolvere la situazione della gestione di questo servizio, non a caso si è deciso di scaricare il problema ad altri soggetti come la Comunità montana del Lario orientale e Valle San Martino".

COLONNINE DISINFORMATE. Disorganizzazione indolenza hanno il loro peso nell'impantanamento del costoso servizio. "Sono passati tre mesi - spiega infatti Monti - dall’introduzione del tesseramento online (tempistiche per avere la tessera: 10-15 giorni lavorativi, tra le 2 e 3 settimane reali), sistema che avrebbe dovuto rendere il servizio tutto un altro film”. In realtà, neppure i problemi più banali sono stati risolti, a cominciare ricorda Monti dall'"apporre alle colonnine informative dei fogli adesivi plastificati per informare su dove e quando tesserarsi con dati aggiornati, e cioè che non riportino la possibilità di fare le tessere da LineeLecco o in via Balicco, entrambi luoghi dove non si può fare la tessera".

IL PIANO PUO' ATTENDERE.  Ma se il Comune di Lecco non è stato in grado di organizzare neppure un tesseramento efficiente... "figuriamoci un Piano della Mobilità e nello specifico quello della mobilità ciclistica, entrambi in attesa da anni", sottolinea l'esponente di Qui Lecco Libera. "Le idee per incentivare l'utilizzo di mezzi non inquinanti ci sono, manca solo qualcuno che abbia la voglia e le capacità per metterle in pratica". Qualcuno che abbia anche la volontà di far decollare il bike sharing che, conclude Nicola Monti "così com'è resta un servizio inutile, visto che lo utilizzano meno di 10 persone al giorno, e soprattutto uno spreco di soldi pubblici sottratti ai cittadini ed ad altri progetti necessari alla città".

12 gennaio 2014