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Civate, al via lo smantellamento dell'area ex Star-Black & Decker

Civate (Civàa) - Alle porte di Lecco parte una piccola rivoluzione ambientale: si apre in questi giorni il cantiere di decommissioning dell’area ex Star-Black & Decker di Civate, insieme di fabbricati in disuso da anni, collocati in pieno centro. Il cantiere, che avrà una durata di circa 7 mesi, con diverse fasi di intervento: rimozione dei rifiuti, bonifica da lane minerali e amianto, demolizione degli edifici, messa in sicurezza finale.

In programma interventi particolarmente delicati per la contiguità con aree urbane edificate: lavori che dovranno essere svolti con idonee tecnologie atte a garantire la salvaguardia della popolazione e dell’ambiente. A guidare il cantiere nei mesi che vedranno dapprima la messa in sicurezza dell’area, poi la bonifica degli edifici e la conseguente demolizione, è l’azienda vicentina Safond-Martini, da oltre 30 anni impegnata nel settore delle bonifiche ambientali, nel trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali e  nella riqualificazione di aree dismesse.

“Siamo inoltre ben consapevoli che questo sito è inserito in un contesto molto delicato; avremo perciò massima attenzione nel limitare l’impatto dei lavori sulle zone circostanti - spiega Guido Zappa, direttore generale di Safond-Martini. In particolare, per la bonifica da amianto e lane minerali è stata già consegnata agli organi di controllo ambientale tutta la progettazione di dettaglio dell’intervento, con particolare riguardo alla salvaguardia da qualsiasi rischio ambientale per gli ambienti circostanti". "Per quanto concerne le opere di demolizione - continua -, verranno adottati particolari provvedimenti per la sicurezza nelle lavorazioni in quota e fronte strada, in modo da garantire la massima tranquillità e il minor disagio sulla viabilità".

Il Piano di governo del territorio già adottato dall’amministrazione comunale considera l'area come strategica per la ricomposizione dell’assetto urbano del paese, in quanto rappresenta una cerniera a ridosso del centro storico e su assi di collegamento, sia veicolare sia pedonale, importanti. Da parte sua il sindaco del Comune di Civate, Baldassare Cristoforo Mauri, ribadisce l'impegno dell'amministrazione comunale "per attuare tutte quelle operazioni di facilitazione, anche dell’iter burocratico, per rendere questi spazi nuovamente fruibili". "L'azienda che era presente in quest'area - ricorda - in un passato neanche troppo lontano, è stata parte integrante della crescita e dello sviluppo non solo di Civate ma anche dell’area lecchese. Per molti cittadini, è una parte di storia personale, ma bisogna in un momento di difficoltà sociale come questo, guardare avanti con ottimismo e trovare nuove opportunità. Ecco, io penso che questa riconversione sia un’opportunità importante per Civate, che dobbiamo saper cogliere al meglio".

Nelle operaizoni di bonifica interverrà Tecno Habitat, già operativa nella dismissione delle aree Caleotto Badoni in Lecco, Ilsea di Garlate, Sali di Bario – Calolziocorte, Bevera – Lecco, solo per citare le più note. Vittorio Addis, presidente di Tecno Habitat, condivide i sentimenti del sindaco Mauri:  “Ogni azienda che fisicamente scompare - concorda - è una parte di storia importante che viene a mancare e di cui non ci si può dimenticare. In particolare chi come me ha vissuto in prima persona il processo di deindustrializzazione del nostro territorio non può non guardare con malinconia una storia che oramai è parte del passato. Processi di trasformazione come questi vanno comunque vissuti guardando avanti e con la speranza e l’entusiasmo che le nuove generazioni hanno il diritto di avere".

Nella foto-galleria: le immagini dell'area da riqualificare con dettagli, come le tettoie di amianto, che evidenziano l'importanza della bonifica da eseguire (foto Damiano Fiorentini).

4 dicembre 2013