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Nicolò, patrono poco ecumenico, ripulito ed esposto in basilica

Lecco - Un san Nicolò ripulito e splendente è stato collocato sull'altare maggiore della basilica di Lecco, a lui intitolata. Il santo patrono della città tornerà domenica primo dicembre sul suo piedistallo, tra le acque del lago, ad attendere gli onori che il 6 dicembre, giorno della sua festa, gli saranno tributati.

LAVATO L'OLTRAGGIO. I lavori di pulitura, su iniziativa di un folto gruppo di benefattori, hanno lavato l'oltraggio delle incrostazioni lasciate accumulare sulla statua. Restituito al suo originario splendore, il patrono è stato esposto in basilica nel pomeriggio di sabato, dove ha attirato un gran numero di fedeli e curiosi.

TRADIZIONALI MELE. Il restauro della statua di san Nicolò, realizzato grazie al contributo dei cittadini in supplenza alla disattenzione dei politici, dimostra l'affetto nutrito per il santo che a Lecco ha legato la sua immagine alle tradizionali mele regalate ai bambini. Ma san Nicolò non fu soltanto una figura bonaria, bensì un vescovo rigoroso e molto lontano dal moderno ecumenismo di taglio vaticansecondista.

PUNIZIONE DI ARIO. Vescovo di Myra in Licia (oggi Demre, città della Turchia), durante il Conclio di Nicea del 325 san Nicolò aggredì fisicamente il monaco e teologo Ario, il quale sosteneva che la natura divina di Gesù fosse inferiore a quella del Dio padre, mettendo così in discussione la consustanzialità trinitaria. Ario venne scomunicato e la sua teoria condannata come eretica, Nicolò salì alla gloria degli altari.

Nella foto-galleria: il san Nicolò finalmente ripulito.

24 novembre 2013