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Ballabio depredata e Pontiggia taglia la PL

Ballabio - Un invito al prefetto di Lecco affinchè "rimuova il sindaco di Ballabio per manifesta incapacità di svolgere il suo mandato". Lo chiede la lista civica Ballabio Nostra accusando Pontiggia di aver tagliato l'organico di Polizia locale proprio quando, soprattutto in seguito all'apertura della nuova Lecco-Ballabio, il paese è diventato più vulnerabile alle incursioni dei banditi".

In questi giorni la popolazione di Ballabio, periodicamente oggetto di ondate di furti nelle abitazioni che mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini, è vittima di un nuovo stillicidio di assalti alle case. Lo stesso sindaco, Luigi Pontiggia, che a lungo aveva negato il problema, racconta in giro di aver attuato "ronde personali" passeggiando di  notte per il paese. Una soluzione che non ha dato gli esiti sperati dal primo cittadino.

"Ormai - afferma Alessandra Consonni, capogruppo di Ballabio Nostra - stiamo solo aspettando che in paese ci scappi il morto e in tempi recentissimi ci siamo andati vicino, quando cittadini in possesso di regolare porto d'armi hanno rischiato di trovarsi faccia a faccia con i banditi entrati nelle loro abitazioni, oppure quando altri ballabiesi sono stati cloroformizzati nel sonno, come dichiarato ai media, dai delinquenti che hanno ripulito le loro case".

Secondo la consigliera comunale, la preoccupazione che ora anche Pontiggia dimostra "sono le lacrime di coccodrillo di chi per anni ha negato il problema trattando da allarmista l'opposizione; di chi ha ridotto a due soli addetti la Polizia locale ballabiese; di chi ha destinato a prevalenti mansioni burocratiche detti agenti, che pure sono dotati di armi da fuoco e sottoposti a regolare addestramento; di chi ha declassato la nostra Polizia locale che, dopo il pensionamento del comandante, si trova privata dell'ufficiale di p. g. e non può più occuparsi di aspetti relativi alla sicurezza del paese; di chi ha voluto per un certo periodo nominarsi a capo della polizia di Ballabio per poi rinunciare travolto da una impennata di colpi nelle case; di chi ha rifiutato la proposta dell'opposizione di stabilire sinergie con le polizie locali dei Comuni limitrofi; di chi ha dichiarato di non aver bisogno dei consigli dell'opposizione in materia di sicurezza; di chi ha fantasticato di una spassosa polizia della Valsassina per far correre gli agenti da Ballabio a Premana... ".

"A questo punto - conclude Alessandra Consonni - abbiamo il dovere di chiedere al prefetto Antonia Bellomo la rimozione del sindaco Pontiggia per la manifesta incapacità di svolgere il suo mandato in un ambito di assoluto rilievo. Ricordiamo infatti che, per legge, il sindaco è autorità locale di pubblica sicurezza, nei comuni dove manca il capo dell'ufficio di pubblica sicurezza del luogo: appare pertanto inaccettabile e dimostrazione di manifesta incapacità che Pontiggia abbia sguarnito un paese quando, soprattutto in seguito all'apertura della nuova Lecco-Ballabio, è diventato più vulnerabile alle incursioni dei banditi".

22 novembre 2013