Invia articolo Stampa articolo
Tra Arrigoni e Carfagna un duello terroni-polentoni dei tempi d'oro

Lecco - Rovente botta e risposta tra il senatore lecchese Paolo Arrigoni, Lega Nord, e Mara Carfagna, deputato Pdl ed ex ministro. Ma soprattutto campana verace, opposta al lombardo dalla polemica sui rifiuti: al centro della bega, infatti, uno di quei duelli Nord-Sud a cui il Carroccio, da tempo immemorabile, aveva disabituato i propri elettori.

ITALIA DIVISA IN DUE. Arrigoni, capogruppo della commissione Ambiente, aveva affidato a facebook un suo pensierino, riferito alla Terra dei fuochi, area compresa tra Napoli e Caserta infestata dai rifiuti tossici: “E’ la conferma che l’Italia è proprio divisa in due! Al Nord c’è la cultura della legalità e della gestione dei rifiuti, anche perché se abbandoni in giro un pezzetto di cemento armato ti prendi una stangata pesantissima. Al Sud, invece, regna il menefreghismo e l’impunità assoluta”. E poi, ancora: “Chi pagherà la bonifica della Terra dei fuochi non può essere sempre pantalone”.

FALSI LUOGHI COMUNI. La Carfagna, risentita, ha difeso l'onore campano. “Basta con i soliti falsi luoghi comuni sul Nord efficiente e civilizzato e il Sud sprecone e maleducato - ha dichiarato in una nota -. Certi leghisti se ne facciano una ragione, è conclamato che la stragrande maggioranza dei rifiuti tossici presenti in Campania sono frutto di un ignobile accordo mortale tra camorra e aziende del Nord". "Nei nostri territori - ha aggiunto - la gente si è ribellata allo stupro del territorio perpetrato dalla criminalità organizzata e la politica, almeno quella sana, sta lavorando per garantire alle popolazioni interessate il diritto alla salute. Se ci fosse anche al Nord un’eguale presa di coscienza da parte degli imprenditori onesti e dei politici competenti, accompagnata da una ribellione a certe logiche mafiose, ciò contribuirebbe maggiormente alla risoluzione dell’emergenza e alla pacificazione del Paese".

SPERICOLATO ACCOSTAMENTO. Lo spericolato accostamento tra il Nord e "certe logiche mafiose" ha suscitato la reazione di Arrigoni: "Mara Carfagna - ha dichiarato il leghista - parla della sua terra come se non la conoscesse: o è in mala fede o non ha visto le Terre dei fuochi. Confermo ogni parola del mio post, i cittadini onesti che vivono in queste zone subiscono l'arroganza e la prevaricazione della camorra e della connivenza con essa di una parte delle istituzioni, rimettendoci purtroppo spesso la vita, qui si contraggono tumori e malattie per un sistema malsano che si protrae da decenni e non trova soluzione. Una vergogna insopportabile per un paese civile".

AMMINISTRARE IL GIARDINO. E ancora: "In alcune zone della Campania i rifiuti solido-urbani, quelli speciali pericolosi e non, sono ancora abbandonati per le strade - ha ricordato Arrigoni -, moltissime imprese vivono nella completa illegalità, parlo ad esempio di concerie, calzaturifici e produttori di pelletteria che non esistono per il fisco e per i comuni e che smaltiscono in strada i rifiuti. Oppure agricoltori conniventi che per due soldi permettono alle mafie di sotterrare rifiuti tossici sulle loro proprietà". In cauda venenum: "Cosa fanno in tutto questo - ha concluso Arrigoni - le istituzioni, gli enti locali, Arpa, Asl e Mara Carfagna? Nulla. Non accetto lezioni da chi non è in grado di amministrare nemmeno il giardino della propria abitazione".

Nella foto: Arrigoni e la Carfagna.

21 ottobre 2013