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Partono 20 circoli di Forza Italia: ecco i “berluscones” lecchesi

Lecco - Lo chiamano "ritorno al futuro" e si stanno mobilitando in tutto il Lecchese per la rinascita di Forza Italia. Sono una ventina i promotori dei primi circoli del movimento azzurro che promettono un ritorno alle origini lasciandosi alle spalle l'esperienza del Pdl. E già guardano alle elezioni amministrative della prossima primavera.

TUTTI I RESPONSABILI. I circoli della rinascente Forza Italia stanno raccogliendo adesioni sviluppandosi intorno ad una ventina di referenti. Si tratta dei primi club azzurri, nati in seguito ad una riunione provinciale tenutasi in tutta fretta a Lecco giovedì 29 agosto. Di seguito, secondo quanto indica il consigliere regionale del Pdl Mauro Piazza, i nomi dei berlusconiani lecchesi coi loro circolo di riferimento. Abbadia Lariana: Claudia Bartesaghi; Perledo: Carlo Signorelli; Colico: Angelo Pelucchi; Valsassina: Umberto Locatelli; Calolzio e Valle san Martino: Mario Maggi e Giuseppe Brini; Bosisio: Borgonovo Giuseppe; Airuno: Rino Barbieri; Casatese: Christian My e Chiara Camozzi; Barzanò: Franca Colombo; Merate: Giuseppe Procopio e Paola Panzeri; Osnago: Maggi Angelo; Lecco: Ivan Mauri; Tremenico e Valvarrone: Pierfranco Pandiani; Olgiate: Giovanni Grasso; Dervio: Giuseppe Bergami; Giovani: Emilio Minuzzo; Seniores: Enzo Patuzzi.

PROSSIME ELEZIONI. “La nascita di questi club - spiega Piazza - ci sarà utile anche per le prossime elezioni amministrative della primavera 2014 che coinvolgono la maggior parte dei nostri Comuni. Lasciamo il PdL alle spalle, per decisioni più fluide e più civiche, aperte alle forze vive e giovani del mondo del lavoro e dell'impresa e del volontariato. Ora, con  un confronto nelle prossime settimane, valuteremo il cambio di denominazione dei gruppi consiliari di comuni e province”. "La risposta del territorio c'è - continua -, segno che l'intuizione di Berlusconi è centrata. Un ritorno al futuro che ci sarà utile anche per le prossime elezioni amministrative della primavera 2014 che coinvolgono la maggior parte dei nostri Comuni. Ora, con  un confronto nelle prossime settimane, valuteremo il cambio di denominazione dei gruppi consiliari di comuni e province”.

31 agosto 2013