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La mia esperienza con gli zingari: ecco perchè mi sento un fesso

Lecco - Caro direttore, l'altro giorno ad un incrocio di Cernusco Lombardone c'erano due ragazze, ciscuna dietro un angolo di strada, che, esibendo dei cartelli scritti a mano, chiedevano l'elemosina.

Tempo fa, una delle due aveva chiesto la carità a Merate e io le avevo dato dei soldi, perchè sul cartello c'era scritto che aveva bisogno di denaro per provvedere al suo bambino malato di leucemia. Adesso, invece, i bambini erano diventati tre, tutti poverissimi e senza cibo. Il cartello della leucemia, invece, era passato all'altra ragazza che stava dietro l'angolo. Ho abbassato il finestrino per protestare e quella a cui avevo fatto l'elemosina mi ha insultato. Insomma, una gran presa per il sedere.

Ho raccontato la cosa ad amici che sono scoppiati a ridere, prendendomi in giro. Mi hanno detto che sono sono l'ultimo fesso che abbocca agli zingari e non è vero perchè altri fessi come me facevano la carità dopo aver letto il cartello menzognero! Inoltre non mi ero reso conto che si trattava di zingare. Le ragazze erano abbastanza scure di pelle, però non indossavo i classici gonnelloni delle zingare, ma un abbigliamento più comune. Insomma, ci sono cascato e vorrei mettere in guardia tutti i lettori: non credete mai a quei cartelli, riservate il vostro buon cuore a cause degne e non fatevi prendere in giro da simili parassiti.

S. Cattaneo

9 giugno 2013