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C'è chi ha dubbi che Francesco sia Papa

Valmadrera - Alle porte di Lecco c'è chi mette in dubbio la legittimità di Papa Francesco. Si tratta di fedeli e sacerdoti di un piccolo centro religioso, l'istituto Mater Boni Consilii, che sul Lario gestisce una cappella privata a Valmadrera dove si celebra la messa preconciliare (info alla sede centrale dell'istituto, a Verrua Savoia, tel. 0161.839335, o www.sodalitium.it).

VESCOVO DI ROMA. I sacerdoti dell'istituto hanno diramato un comunicato in cui si stigmatizza il "messaggio" lanciato da Papa Francesco "urbi et orbi" la sera della sua elezione, cioè il definirsi semplice vescovo di Roma, chiamando altresì vescovo emerito Benedetto XVI, il suo predecessore. "Jorge M. Bergoglio - si legge nel comunicato dell'istituto Mater Boni Consilii, non ha oggettivamente l’intenzione di governare la Chiesa accettando il Sommo Pontificato, al punto che la sera dell’elezione si è lui stesso presentato non come il Papa, ma solo come il vescovo di Roma, secondo la nuova dottrina della collegialità episcopale".

VOLONTA' OGGETTIVA. "La persona eletta - aggiunge il comunicato - deve poi accettare, non solo a parole, ma nella realtà, il Sommo Pontificato, il che include la volontà oggettiva ed abituale di realizzare il fine stesso del Papato e il bene della Chiesa". Invece "è con un semplice atto volontario di rinuncia che Joseph Ratzinger ha rifiutato l’elezione che era stata fatta della sua persona, rendendo così totalmente vacante la Sede; è con un atto della sua volontà, analogicamente, che Jorge M. Bergoglio non ha oggettivamente l’intenzione di governare la Chiesa accettando il Sommo Pontificato".

VICARIO DI CRISTO. I membri dell’Istituto ribadiscono la propria fede "in ordine al primato ed al magistero infallibile del Romano Pontefice, Vicario di Cristo e Successore di Pietro, al quale Cristo ha affidato le chiavi del Regno dei Cieli, il compito di confermare i suoi fratelli nella fede, e di pascere il Suo gregge. Primato che Cristo ha affidato al solo Pietro, e non stabilmente all’intero collegio apostolico e ancor meno al collegio episcopale”.

SEVERA CENSURA. Come se non bastasse, i sacerdoti dell'istituto Mater Boni Consilii esprimono severe censure anche sulle scelte di ecumenismo "spinto" compiute dal cardinale Bergoglio nella sua sede di Buenos Aires. giudicate "incompatibili" con la dottrina cattolica. Da qui l'appello "ai cattolici che ancora si sentono legati alla tradizione della Chiesa, affinché aprano gli occhi".

Nella foto (dal sito Sodalitium): sacerdoti e fedeli dell'istituto Mater Boni Consilii durante una funzione.

17 marzo 2013