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Da Lecco a San Pietro con Scola: mille “tifosi” sotto il Cupolone

Lecco - Dopo Mario Monti col telefonino alla messa del Papa, la Basilica di San Pietro conosce un altro esempio della rispettosa devozione ambrosiana: la calata dei mille lecchesi, parte di una folta rappresentativa lombarda, giunti per "professare la fede sulla tomba degli Apostoli".

TIFO DA STADIO. Alle 10 è in programma la messa del cardinale Angelo Scola (foto) e i lecchesi non mancano di far sentire la loro presenza. Tifo da stadio per il conterraneo, da parte di ragazzi ed accompagnatori, centinaia di flash che scattano, urla e sbracciamenti. Non è il Rigamonti-Ceppi, il luogo è sacro e dovrebbe ispirare il dovuto "timor di Dio": c'è il Santissimo, ci sono tombe di Papi e Apostoli ma tant'è.

SEDUTI PER TERRA. Scola chiede bonariamente un po' di contegno. Alt alle foto e del chiasso, almeno durante la messa. Molti ragazzi si siedono per terra, perchè alla veneranda età dei 14 anni la spina dorsale fatica a stare dritta e non si rimane in piedi se le panche scarseggiano. Finita la celebrazione, Scola vorrebbe raccogliersi in preghiera per il ringraziamento, ma non riesce ad andare a inginocchiarsi davanti all'altare maggiore, stretto tra due ali di "tifoseria" lombarda.

DOMANI COL PAPA. Il cardinale, tuttavia, ringrazia i giovani per aver sospeso baccano e foto. Nella sua predica, una esortazione alla fede: "Non abbiamo altro da dire al mondo che Gesù Cristo, morto e risorto: Egli è la misericordia del Padre e, quindi, la speranza certa per tutti gli uomini. Egli è la nostra unica ricchezza. A Lui vogliamo consegnare tutta la nostra vita perché il mondo possa conoscerLo ed amarLo e, così, ricevere fin da ora la vita eterna". Domani l'appuntamento con il saluto del Papa, in piazza san Pietro alle 10,30.

2 aprile 2013