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Anche Lecco ora rimpiange Papa Benedetto. Prima lo ignorava...

Lecco - Anche sotto il Resegone tante lacrime per Benedetto XVI che ha lasciato il Pontificato. Ora si sprecano le parole di ammirazione verso Papa Ratzinger, in realtà quanti sacerdoti e laici lo hanno veramente seguito finchè è stato a capo della Chiesa? Quanti hanno applicato le sue direttive e i suoi insegnamenti?

POLITICAMENTE CORRETTO. Il Papa teologo dalla fede sicura, il pastore coraggioso e umano, la guida indimenticabile che Dio ha dato al suo popolo... La fantasia dei commentatori non trova limiti nelle dichiarazioni celebrative del gesto e della figura di Benedetto XVI. Negli ambienti ecclesiali lecchesi, dove non mancano strizzate d'occhio al Pd e sconfinamenti nella mondanità, sono già passate nel dimenticatoio le accuse di "reazionario" rivolte al Papa che ha fatto la pace coi cattolici tradizionalisti della Fraternità sacerdotale di San Pio X,  fondata dall'arcivescovo Marcel Lefebvre. Ora Benedetto XVI, col suo gesto troppo umano, solletica la simpatia popolare e, dunque, diventa un idolo del politicamente corretto a cui occorre conformarsi.

VERSO DIO. Ma quali sono stati gli insegnamenti di Benedetto XVI alla sua Chiesa e come sono stati accolti nel Lecchese? Ad esempio, quanti hanno favorito la liberalizzazione della liturgia preconciliare, la messa sacrificio di sempre, quella senza il tavolo davanti all'altare, in latino e col celebrante rivolto verso il tabernacolo (versus Deum) invece che al popolo?

PER MOLTI. Quanti sacerdoti hanno ripristinato le vere parole della Consacrazione (il mio sangue versato per voi e per molti, al posto dell'attuale per tutti) come sollecitato dal Papa? Non è un dettaglio: si tratta delle parole realmente pronunciate di Gesù nell'ultima cena, riferite al fatto che la salvezza offerta da Cristo riguarda coloro che vorranno applicare a sè stessi i meriti del Redentore, e non quanti lo rifiutano scegliendo il peccato. La nuova messa post conciliare ha "riveduto e corretto" persino le parole di Gesù in senso buonista!

IN GINOCCHIO. Quanti si accostano alla comunione in ginocchio, dimostrando così di credere nella "presenza reale", ovvero che l'eucarestia è realmente corpo di Cristo, e quindi di adempiere ai testi sacri: “infatti sta scritto: Come io sono vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me, ed ogni lingua darà gloria a Dio.” (Rom. 14,11)?

TALARE O MONDANITA'. Quanti ricevono la comunione sulla lingua, o invece si autocomunicano facendo da sè, dopo aver ricevuto l'ostia consacrata sulla mano, con un gesto che implica orgoglio e irriverenza? Quanti sacerdoti portano l'abito ecclesiastico, cioè la talare nera o almeno il clergyman, dovere recentemente ribadito dall'autorità vaticana, in ottemperanza a quanto impone il Codice di diritto canonico e la parola di Gesù che chiede ai suoi di non essere del mondo?

2 marzo 2013