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Tempo di crisi: così i lecchesi gestiscono i propri risparmi
Lecco - Ora risparmia di meno ma riesce a mantenere stabile la propria ricchezza finanziaria. Questo l’identikit del risparmiatore lombardo che emerge dal primo Osservatorio UniCredit - Pioneer investments sul Risparmio. E i lecchesi si confermano del tutto in linea con il profilo tracciato per le famiglie della Regione, assicura Luciano Binda, direttore dell'area commerciale Lombardia Nord di UniCredit.
CONTRAZIONE DEI CONSUMI. La capacità lecchese di tirare i remi in barca quando soffia il vento contrario (leggi, i discutibili salassi del governo Monti) è dimostrata dai tagli alle spese famigliari: consumi, attesta l'indagine, che registrano, per il 2012, una significativa contrazione (-4,7%) rispetto all’ anno passato. Ma soprattutto, come rileva Binda, "i lecchesi confermano la loro oculatezza nella gestione dei propri risparmi".
PRODOTTI A BREVE TERMINE. "In particolare - illustra il dirigente di Unicredit -, a seguito dell’inasprirsi della crisi, l’orientamento dei risparmi delle famiglie lecchesi nel 2012 si è rafforzato sui prodotti a breve termine, come certificati di deposito e conti di deposito, e sulle obbligazioni Unicredit con una crescita del 17,45% registrata nella provincia. Abbiamo anche registrato - continua - una certa stabilità negli investimenti in fondi d’investimento, gestioni patrimoniali, polizze assicurative e bond di altri emittenti, a conferma che i risparmiatori hanno privilegiato prodotti semplici a rendimento certo e flussi cedolari".
MENO AZIONI. "Infine, anche a Lecco si conferma la tendenza in atto nel Paese, che è quella di una riduzione della propensione delle famiglie a investire in azioni, in attesa evidentemente di maggiore chiarezza degli scenari macro-economici. Dal nostro osservatorio - conclude Binda - emerge comunque come, per la famiglie Lecco, questa tendenza sia meno marcata rispetto al dato nazionale, sintomo di un territorio che mantiene una certa fiducia nel futuro”.
20 dicembre 2012