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Le cifre dell'economia lecchese: Monti molto peggio di Berlusconi

Lecco – I dati relativi all’andamento del sistema economico produttivo lecchese nel terzo trimestre 2012 confermano un netto peggioramento rispetto alla situazione di un anno fa, quando al governo c'era ancora Silvio Berlusconi.

ANALISI CONGIUNTURALE. La situazione, impietosamente fotografata dall’analisi congiunturale realizzata da Unioncamere Lombardia in collaborazione con gli Uffici Studi e Statistica delle Camere di Commercio lombarde, mostra che a livello tendenziale (ovvero rispetto a fine settembre 2011) nel settore industria la produzione è calata del 7,2%; il fatturato dello 0,8%; gli ordini del 2,6%. La situazione non è migliore per l’artigianato: produzione (-7,7%), fatturato (-6,3%) e ordini (-5,8%) mostrano tutti variazioni decisamente negative. Anche a livello regionale, d'altra parte, i segni sono tutti “meno”: sia l’industria (produzione -5,5%; ordini -2,9%; fatturato -3,1%) che l’artigianato (produzione -8,4%; ordini -8,3%; fatturato -7,8%) manifestano forti cali.

PERSEGUIRE ALLEANZE. Per il presidente dell’Ente Camerale Vico Valassi, di fronte a questa preoccupante situazione “bisogna perseguire alleanze e aumentare le risorse da investire, guardando alla formazione, alla ricerca, all’innovazione e all’internazionalizzazione come ambiti prioritari. Questo sarà l’impegno della Camera di Lecco anche per il 2013”. Anche i dati occupazionali sono pesanti: secondo le previsioni del 4° trimestre 2012 (Indagine Excelsior) recentemente diffuse da Unioncamere Italiana, Lecco registra un tasso di entrata pari all’8‰ (contro la media lombarda del 10,1‰ e italiana dell’11,5‰), con un distacco di 25 punti dalla provincia leader in Lombardia (Sondrio, 33‰).

CIG PIU' CHE RADDOPPIATA. Il numero di ore di cassa integrazione guadagni ordinaria autorizzate nei primi nove mesi del 2012 è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2011 (da quasi 2.730.000 a oltre 5.500.000: +101,8%, contro il +55% lombardo e il +47% nazionale); prosegue, invece, la diminuzione delle ore di cassa straordinaria, anche se a ritmi più ridotti rispetto al primo semestre dell’anno (-42,7%; il totale delle ore autorizzate nel periodo gennaio-settembre è pari a 3.500.000 circa). Cresce la CIG in deroga (da circa 1.800.000 a oltre 2.100.000 ore, +21,4%, contro il +17,5% lombardo e il +7,6% nazionale). Per Lecco le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate dall’INPS nei primi nove mesi di quest’anno sono cresciute del 5,4%, attestandosi a 11.143.052 (anche in Lombardia e in Italia c’è stato un aumento, rispettivamente +5,6% e +8,9%).

INDICATORI TUTTI NEGATIVI. Tornando ai dati relativi alla congiuntura economica della nostra provincia, i primi nove mesi del 2012 si chiudono in negativo per tutti gli indicatori rispetto al corrispondente periodo del 2011 (in particolare la produzione cala di quasi 4 punti percentuali, il fatturato di circa 2 e gli ordini dell’1%). Ancora più significativi sono i cali registrati a livello regionale: produzione -4,5%; ordini -2,6%; fatturato -2,5%. Appare ancora più pesante la situazione dell’artigianato: tra gennaio e settembre produzione -5,3%; ordini -7,6%; fatturato -4,2% (le variazioni regionali si sono attestante rispettivamente a -7,8%, -7,4% e -8,1%).

INDUSTRIA. Il 3° trimestre del 2012 evidenzia un calo di tutti i principali indicatori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: produzione industriale -7,2% (contro il -5,5% lombardo), fatturato -0,8% (contro il -3,1% regionale); ordini -2,6% (contro il -2,9% della Lombardia). L’occupazione risulta in calo rispetto al 2° trimestre 2012, sia a Lecco che a livello regionale (rispettivamente -0,4% e -0,7%). Solo i settori degli “alimentari” e della “gomma plastica” evidenziano un incremento della produzione rispetto al 3° trimestre 2011 (rispettivamente +8,4% e +1,2%); viceversa registrano forti cali la “siderurgia” (-23,3%), il “tessile” (-19%) e il “legno-mobilio” (-18,6%). A livello regionale cala la produzione soprattutto dei “minerali non metalliferi” (-15,1%), del “legno-mobilio” (-13,9%) e del “tessile” (-12,5%); nessun settore evidenzia un incremento della produzione.

ARTIGIANATO E COMMERCIO. A livello tendenziale la produzione artigiana evidenzia un calo del 7,7% (contro il -6,7% dello scorso trimestre); il fatturato totale diminuisce di oltre 6 punti percentuali (contro il -7,1% del periodo precedente); gli ordini totali registrano un calo del 5,8% (contro il -11,8% del 2° trimestre). Anche a livello regionale i principali indicatori continuano a evidenziare segni negativi: produzione -8,4%; ordini -8,3%; fatturato totale -7,8% (nel 2° trimestre rispettivamente -8,6%, -8,2%, -8,2%). Negativo anche l’andamento dell’occupazione in Lombardia (-1% nel 3° trimestre, contro il -0,5% nel 2°), mentre a Lecco cala dello 0,3% (era rimasta invariata nello scorso trimestre). Evidenziano una crescita della produzione le “pelli-calzature” e i “minerali non metalliferi” (rispettivamente +3,5%, +3,2%) Viceversa, i cali della produzione delle imprese artigiane lecchesi si sono concentrati soprattutto negli “alimentari” (-14,1%), nella “siderurgia” (-13,5%) e nella “gomma-plastica” (-13,2%). In Lombardia, tutti i settori evidenziano un calo della produzione (da segnalare in particolare il -15% della “siderurgia” e della “carta-editoria” e il -11,8% dell’“abbigliamento”). Per quanto riguarda il commercio, anche nel terzo trimestre 2012 tutte le province lombarde ad eccezione di Varese (+0,8%) evidenziano una diminuzione tendenziale del volume d’affari (Lecco -12,7%; la media regionale registra un calo del 7,6%).

21 novembre 2012