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Parolari: “Sulle sale gioco tanta ipocrisia dai sostenitori di Brivio”

Lecco - Appello per Lecco, lista di sostenitori del sindaco del Pd Virginio Brivio, lancia una campagna contro le sale scommesse, con il supporto del prevosto Franco Cecchin. Una "dimostrazione di ipocrisia", secondo Stefano Parolari, ex assessore municipale e consigliere della Lega Nord a Palazzo Bovara.

PIU' DI PRIMA. "Dalla campagna delle sale da gioco - afferma Parolari - esce la vena ipocrita di questa maggioranza". Il consigliere comunale leghista racconta di come la sinistra predichi bene e razzoli male. "Nel marzo 2011 - ricorda Parolari - in due ore di seduta consiliare Pd e Appello per Lecco proclamarono alta e forte la loro contrarietà alle sale gioco. Peccato che, poi, approvarono un regolamento che consentiva l'apertura di almeno 5 sale gioco sul territorio comunale, insomma più di prima".

UNA OGNI 50MILA ABITANTI. In quella circostanza l'esponente del Carroccio provò, inutilmente, a suggerire la provocatoria proposta che avrebbe chiuso la porta agli scommettitori: "Proposi a verbale - spiega Parolari - di emendare il regolamento prevedendo non più di una sala gioco ogni 50mila abitanti. Bisognerebbe chiedere a Pd e ad Appello per Lecco come mai là dove potevano ridurre non lo hanno fatto".

PALADINI DELLA MORALE. E' vero - conclude Parolari - che le case da gioco comunali sono formalmente diverse da quelle autorizzate dalla questura... ma il principio non cambia". Risultato: oggi Lecco si trova con un regolamento, approvato dalla maggioranza di centrosinistra, che prevede (articolo 1, comma 3) la possibilità di aprire una sala da gioco ogni 8mila abitanti. Situazione che non impedisce ai sostenitori di Virginio Brivio di ergersi a paladini della morale contro quei "rovinafamiglie" degli scommettitori.

Nella fotogalleria: Palazzo Bovara, sede del Comune di Lecco; Stefano Parolari durante una festa della Lega.

10 dicembre 2012