Zingari in azione nel Lecchese: dopo i rom, presa banda di sinti
Lecco - Se non è emergenza poco ci manca: dopo gli svariati arresti di rom di varia provenienza (romeni, albanesi, bulgari etc.) la Questura ha smantellato una banda famigliare di sinti, zingari italiani, specializzati nei furti di materiale edile. E il Lecchese sembra diventato l'oggetto di un preoccupante "passaparola" all'interno della criminalità nomade.
IN AGGUATO. L'ultima impresa di questi sgraditi "turisti" è una catena di colpi ai danni dei furgoni delle imprese di costruzione. I ladri si mettevano in agguato nei pressi di trattorie e ristoranti frequentati da manovali e imprenditori edili ed entravano in azione mentre le loro vittime erano a tavola. In breve, i mezzi venivano ripuliti dai malfattori che facevano man bassa di attrezzi e strumenti di lavoro.
COLPO A CESANA. Una attività criminalle estirpata (o meglio interrotta, visto la duranta "simbolica" delle detenzioni) da una brillante operazione della Squadra Mobile di Lecco, illustrata questa mattina agli organi d'informazione. Gli agenti della Questura, grazie ad una serie di accurati appostamenti, hanno messo le mani sui banditi: dopo l'ultimo colpo, consumato ieri a mezzogiorno a Cesana Brianza nel parcheggio adiacente un ristorante, i banditi sono stati seguiti sino alla loro "base", un appartamento di Giussano (MB) dove la famiglia è residente.
CASA POPOLARE. Nella rete dei poliziotti, agli ordini del capo della Mobile Marco Cadeddu e coordinati dal capo di gabinetto Andrea Atanasio, è finita una famiglia di sinti, zingari italiani peraltro alloggiati in una casa popolare. Arrestati marito e moglie con l'imputazione di furto aggravato e ricettazione. Denunciata la figlia della coppia per concorso in ricettazione. Nel box della banda famigliare sono stati recuperati un ingente quantitativo di materiale per l'edilizia di origine furtiva e altri oggetti provenienti da furti in appartemento.
Nella foto: l'ingresso della Questura di Lecco.
7 novembre 2012