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Alla Fornero è riuscita un'impresa: farci rimpiangere Mara Carfagna

(di Giulio Ferrari). Lecco - Elsa Fornero lo annuncia all'universo mondo come fosse un fatto eccezionale: d'ora in avanti, sarà costretta a soppesare ben bene le proprie parole. "Dici cose sensate, pacate (garantisce di sè stessa), poi ti scappa una parola ed è quella che fa il titolo dei giornali", lamenta la ministra.

Trattandosi di "perle" come lo "schizzinosi", pronunciato all'inglese e indirizzato alla gioventù più disoccupata o sfruttata d'Europa, allora il titolo ci sta tutto. Magari per dire alla "tecnica prestata alla politica", per disgrazia di quest'ultima, che è arrivato il momento di togliere il disturbo, di andarse a casa portandosi via la sua valigia di gaffe, ripensamenti e presunti malintesi (altrui) rispiegati (da lei) il giorno dopo.

Un carosello vorticoso che la ministra ha pensato di arrestare "eliminando" i giornalisti, a cui ha chiesto di uscire dalle sale dove lei pubblicamente interviene. Visto il rifiuto, madame Fornero ha assicurato che, d'ora innanzi, parlerà come al rallentatore per meditare bene quel che dice. Ci sono voluti gli sberleffi mediatici per indurre a maggior controllo verbale una ministra incaricata di faccenduole quali la vita o la morte (sociale) di molti lavoratori. Per favore, ridateci la Carfagna...

6 novembre 2012