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La vergogna della Ss36 in tilt: accuse all'Anas e alla Prefettura

Lecco - Migliaia di automobilisti prigionieri per ore e ore dopo il blocco della direttrice che da Lecco porta in Valtellina, in uno dei giorni del grande esodo: una vergogna da italietta che scatena rabbia e accuse. Dalla Provincia di Lecco si punta il dito contro Anas e Prefettura per i lavori stradali giudicati inopportuni.

TRASPORTO ECCEZIONALE. Non ci voleva, secondo Stefano Simonetti, assessore alla Viabilità e Lavori pubblici di Villa Locatelli, la presenza del cantiere Anas in giornate "a rischio" e in un punto problematico. Alle prime ore del mattino di  giovedì, in effetti, un trasporto eccezionale va a finire contro le centine del by pass della galleria monte Piazzo, rovesciando sulla carreggiata il suo mastodontico carico.

METE TURISTICHE. Scatta la chiusura totale della Ss36 fino al pomeriggio, con una parziale riapertura nella direzione di Lecco. Bloccata del tutto e sin verso sera la Super in direzione nord: quella, tanto per intenderci, che conduce in Svizzera, Valchiavenna e Valtellina, mete turistiche di primaria importanza. Non per nulla il traffico risulta molto intenso, complice la bella giornata, già dalla prima mattina: una fiumana di veicoli poi dirottata sulla vecchia provinciale a lago SP 72, l'angusta rivierasca che attraversa i paesini costeggiando il lago tra Lecco e Colico.

INTASAMENTO DA DELIRIO. Inevitabile un intasamento da delirio, con una interminabile colonna di auto ferme per ore: c'è chi ci racconta di oltre 4 ore di coda impiegate per compiere il tragitto Lecco-Perledo (poco più di 20 km). Per uscire dalla strada del lago migliaia di automobilisti ci mettono l'intero pomeriggio. Altri, scesi a Lecco per lavoro la mattina e quindi in coda per ore, ritrovano lo stesso allucinante scenario sulla strada del ritorno. Un vero inferno, con Polizia e Protezione civile della Provincia che fanno il possibile per metterci una toppa.

SCELTA OPPORTUNA. A normalità ristabilita, l'assessore provinciale alla Mobilità, Trasporti e Protezione civile, Franco De Poi della Lega Nord, spiega la scelta che ha risparmiato sofferenze aggiuntive agli automobilisti: "Ho fortemente voluto la messa in esercizio, in particolari situazioni, anche dell'immissione a Piona di Colico, con direzione Sondrio, per alleggerire il carico viabilistico all'interno del comune di Colico. Questa richiesta - rileva De Poi - ha consentito di contenere, per quanto possibile, ulteriori disagi legati all'attraversamento del centro di Colico".

RICHIESTE INASCOLTATE. Provincia assolta, dunque, per quanto la riguarda. Ma non mancano le critiche verso altre istituzioni che sarebbero colpevoli di non aver ascoltato gli avvertimenti di Villa Locatelli. E' un altro assessore provinciale, anch'esso leghista, a mettere il dito sulla piaga: "Avevo chiesto a più riprese all'Anas e alla Prefettura di Lecco - accusa l'assessore alla Viabilità e Lavori pubblici Stefano Simonetti - di posticipare i lavori legati alla galleria Monte Piazzo al mese di settembre ma queste richieste purtroppo sono rimaste inascoltate: la situazione che si è verificata è stata disastrosa per la viabilità provinciale".

ALTRE ISTITUZIONI. "Chiedo sin da ora - aggiunge Simonetti - un incontro all'Anas con tutte le parti istituzionali coinvolte, augurando che Anas e Prefettura facciano una seria riflessione su quanto accaduto, per porre in atto tutte quelle cautele per evitare il riverificarsi di un tale ingorgo paralizzante". Quanto avvenuto dà modo a Simonetti per concludere con un'amara riflessione: "In questi giorni si parla molto di accorpare le Province ma su questo tema auspico che il legislatore faccia una seria analisi sulle funzioni di altre istituzioni, che non sono state all’altezza della grave situazione”.

Nella foto: l'assessore provinciale Stefano Simonetti.

10 agosto 2012