Scoperto un bordello a Merate Denunciate due prostitute cinesi
Merate - Un bordello cinese nella Brianza lecchese: lo hanno scoperto i carabinieri del Radiomobile di Merate. Due prostitute orientali sono state denunciate, si tratta di immigrate clandestine che disponevano di una quindicina di clienti al giorno.
VIA VAI DI UOMINI. Dopo la segnalazione dell'esistenza a Merate di una casa dove si praticava la prostituzione, i militari hanno tenuto d'occhio un appartemento in via De Gasperi. Dagli appostamenti è stato possibile accertare, il via vai abbastanza continuo di uomini in diverse ore del giorno e della sera. Alcuni di questi, fermati all’uscita della casa e interrogati, hanno confermato di aver appena consumato un rapporto sessuale in cambio di denaro con una prostituta cinese.
IRRUZIONE DEI CARABINIERI. Giovedì è scattata l'irruzione dei carabinieri nell’appartamento, effettuata nel pomeriggio all’uscita dell’ennesimo cliente. Una volta entrati, i militari hanno identificato due prostitute, entrambe cinesi e senza documenti, poi risultate clandestine. I successivi accertamenti hanno permesso di verificare come una delle due donnacce, z. y. 44enne, oltre a prostituirsi gestisse anche gli appuntamenti e gli introiti della connazionale x. g. m. 43enne con precedenti per immigrazione clandestina e favoreggiamento della prostituzione.
PROVENTO DEL MERETRICIO. I carabinieri hanno, quindi, denunciato la 44enne per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nonchè per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato; per la 43enne è scattata la denuncia per inosservanza al decreto di espulsione, emesso nei suoi confronti dalla questura di Roma lo scorso aprile. Nel corso della perquisizione i militari hanno sequestrato 350 euro in contanti, ritenuti provento del meretricio, nonchè alcuni telefoni cellulari in uso alle due mondane.
GIRO DI AFFARI. Da una prima ricostruzione sembra che il giro di affari delle due prostitute si aggirasse intorno ai 1000 euro circa giornalieri, con tariffe dai 30-50 ai 80-90 euro. I clienti, quasi tutti da fuori provincia, potevano essere circa 10-15 al giorno. Continuano le indagini allo scopo di accertare il coinvolgimento di altri persone e chiarire la posizione del proprietario dell’immobile, che aveva affittato l’appartamento ad altro cittadino cinese.
5 agosto 2012