Perchè candidarsi con Nichi Vendola
Lecco - C'è una sinistra che invoca dignità e rifiuta l'inchino alle lobby dell'alta finanza e al governo di Mario Monti. E' il Comitato lecchese per Nichi Vendola che rivolge ai cittadini un appello intitolato, appunto, dall'indignazione alla dignità.
SISTEMA DELLE BANCHE. "Perché questo appello? Perché - si legge tra le motivazioni dell'iniziativa - non vogliamo più accettare la situazione esistente senza fare qualcosa; perché vogliamo che i costi della crisi vengano pagati proporzionalmente da tutti; perché siamo indignati nel registrare che la grande finanza, il sistema delle banche, i grandi patrimoni, non hanno pagato nulla di questa crisi scaricandone i costi soprattutto sui lavoratori, sui pensionati, sui giovani e sugli anziani".
IL "SALVATORE" BOCCIATO. Quindi una bocciatura del sedicente "salvatore d'Italia": "Crediamo che le scelte fatte dal Governo Monti non siano per nulla tecniche, ma siano dettate dalla politica e dagli interessi dei poteri forti che da anni dominano questo Paese". La soluzione? "Noi ci candidiamo ad essere i protagonisti della prossima stagione. Pensiamo che Nichi Vendola sia la persona che meglio ha dimostrato di comprendere e trasformare in azioni di governo la questione sociale e la battaglia per i diritti civili, la contraddizione ambientale e l’aspirazione all’uguaglianza, per questi motivi ci candidiamo con lui. Noi ci candidiamo per cambiare l'Italia, fallo anche tu con noi!". Per aderire all’appello è sufficiente inviare una mail a: comitatovendola.lc@gmail.com ".
PRIMI FIRMATARI. Promotori dell'appello: Riccardo Mariani, Alessandro Pozzi, Gabriele Caglio, Sergio Brambilla, Anselmo Brambilla, Fabio Bovati, Isabella Lavelli, Marco Molgora, Beniamino Colnaghi, Luciano Fascendini, Alfio Sironi, Jacopo Ghislanzoni, Ruggero Maggi, Eleonora Rota, Luca Castelano, Gaetano Buratti, Simone Bonanomi, Daniele Blaseotto, Alberto Anghileri, Tino Magni, Milva Caglio, Erminio Locatelli, Ercole Castelnovo, Tiziana Molgora, Mauro Pirovano, Lucilla Pirovano, Maria Chiara Colombari, Cristina Maccalli, Angela Maria Crippa.
4 ottobre 2012