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Neanche la crisi ferma lo spreco: quanto cibo finisce in pattumiera!

Lecco - Neppure la crisi corregge la cattiva abitudine allo spreco, figlia del consumismo: la grande distribuzione spreca il 58% degli alimenti, scaduti ed eliminati, ed in famiglia si lascia andare a male una quantità di cibo corrispondente ad un mese di spesa per anno.

SUPERATA LA SCADENZA. orprendente, in  tempi che si vorrebbero di cinghie tirate, la quantità di derrate alimentari finita nella spazzatura: le eccedenze rappresentano quantitativi importanti che vanno oltre ogni previsione, come evidenzia uno studio condotto da Coldiretti-Swg sulla base della ricerca realizzata dalla Fondazione per la sussidiarietà e dal politecnico di Milano in collaborazione con Nielsen. "Lo spreco di cibo in Italia - spiega Coldiretti - risulta pari a 6 milioni di tonnellate per un valore di 13 miliardi all’anno. Il 58 per cento del cibo viene in realtà perso nella produzione e distribuzione come gli alimenti che restano sugli scaffali dei supermercati e superano la data di scadenza, ma per il resto si tratta di cibo andato a male nelle case (3,4 per cento) o di avanzi non utilizzati (5 per cento) tanto che ogni anno nelle famiglie finiscono nel bidone 42 chili di alimenti a testa pari a 117 euro a persona, secondo la ricerca".

AL 40% BEVANDE. Non manca una classifica dello spreco: per il 40 per cento si tratta di bevande, seguono prodotto fresco (25%), generi a lungo conservazione (17%), frutta e verdura (14%), carne e pesce (6%), pane (4%) e per il 2 per cento i surgelati. "Le esperienze del passato - precisa la Coldiretti - portano gli anziani a sprecare meno dei giovani e le famiglie meno dei single". Così, accanto ai comportamenti meno avveduti, non mancano condotte parsomoniose: "Con la crisi nelle famiglie però - rileva la Coldiretti - frutta, verdura, pane, pasta, latticini e affettati avanzati vengono però sempre più spesso salvati dal bidone con il ritorno piu’ frequente in tavola dei piatti del giorno dopo: un ritorno ad un passato più povero che ha dato origine a gustose ricette diventate simbolo di cultura enogastronomica dalla ribollita toscana, ai canederli trentini, alla pinza veneta...".

12 giugno 2012