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Classica. Il disco della settimana: “musica per organo” di Petrali

Lecco - Lavorando a Milano ho la fortuna di poter raggiungere in pochi minuti due storici negozi di dischi nella zona “Magenta” del Capoluogo lombardo. Negozi che, seppur risentano anch’essi della crisi che ha investito il settore discografico, riescono quasi sempre ad accontentare l’audiofilo come il musicofilo.

MERITORIA ATTIVITA'. Uno di questi due negozi presente da almeno trent’anni, specializzato esclusivamente in musica classica, svolge peraltro la meritoria attività di editore musicale con il logo “La Bottega Discantica”. Non era la prima volta che entravo in quel negozio ma, diversamente dal solito, non avevo la “lista della spesa”. Entravo per farmi consigliare un buon disco di musica per organo, di facile ed immediato ascolto.

EMOZIONI MUSICALI. Dall’altra parte del bancone il mio interlocutore si volta verso uno scaffale si abbassa e prende un compact disc. E’ un disco di loro produzione, contiene musica di un compositore a me sconosciuto, Vincenzo Antonio Petrali. Il disco si intitola semplicemente “Musica per organo” e viene suonata su uno splendido organo del maestro organaro Luigi Riccardi nella Chiesa dei SS. Bartolomeo e Martino in quel di Casalpusterlengo, vicino a Lodi. Ad ogni ascolto la musica che si diffonde nella la stanza mi emoziona, e ringrazio tra me e me ancora oggi chi me lo ha consigliato.

SPONTANEA CURIOSITA'. Ergo, la curiosità su questo compositore sorge spontanea e vado alla ricerca di alcune informazioni trovandole sul sito “Musicalia”. Vincenzo Antonio Petrali nasce a Crema nel 1830 e riceve i primi rudimenti musicali dal padre Giuliano. Successivamente viene affidato alla sapiente guida di un altro musicista cremasco, Stefano Pavesi, il quale insegna al giovane Petrali il rigore e la disciplina del contrappunto e della composizione musicale. Entra poi al Regio Conservatorio di Milano dove si perfeziona con Antonio Angeleri docente di pianoforte e si affina con Placido Mandanici.

DOTI STRAORDINARIE. Le sue straordinarie doti musicali gli permettono di passare con disinvoltura dal violino al violoncello, al contrabbasso e conseguentemente di accettare scritture teatrali per suonare in orchestra ciascuno di questi strumenti. Importante risulterà anche l’assidua frequentazione con l’illustre cugino Giovanni Bottesini per la formazione del giovane musicista. Petrali fu organista titolare della Cattedrale di Cremona nel 1849 e successivamente Maestro di Cappella del Duomo di Brescia,del Duomo di Crema e Maestro dell’Insigne Cappella di Santa Maria Maggiore di Bergamo.

SENTITA TESTIMONIANZA. Compose quattro opere, la prima Manfredi di Napoli, scritta poco più che ventenne per il Teatro Santa Radegonda di Milano, venne proibita dalla censura austriaca poichè il libretto era stato ricavato dall’ omonimo romanzo del mazziniano Francesco Domenico Guerrazzi e,”in un momento di sdegno del Maestro”, lo spartito finì sul fuoco. Le successive gli portarono notorietà. Scrisse pure quartetti per archi, sonate per violino, musica per banda e molta musica sacra ma ancora oggi viene ricordato come superbo ed ispirato improvvisatore d’organo. Il disco proposto questa settimana suonato dal bravissimo Enrico Viccardi è una sentita testimonianza per conoscere meglio l’arte compositiva del maestro cremasco. (Angelo Ferrari)

PETRALI Vincenzo, Musica per organo: Organo Luigi Ricciardi SS. Bartolomeo e Martino - Casalpusterlengo (LO). VICCARDI Enrico (organo)
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Etichetta: LA BOTTEGA DISCANTICA - Italia
Contenuto: 1 CD Compact disc
Codi.: BDI 64

11 giugno 2012