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Record lecchese: acqua potabile rincarata del 126% in cinque anni

Lecco - Alla recente indagine da cui risulta che i lecchesi sono i più tartassati del Belpaese, si aggiunge uno studio di Cittadinanza Attiva che evidenzia come sotto il Resegone il costo del servizio idrico sia aumentato addirittura del 126% nel corso degli ultimi cinque anni.

MAGGIOR AUMENTO. L'inchiesta, condotta dall'Osservatorio Prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, assegna a Lecco lo strabiliante record del rincaro maggiore sul prezzo dell'acqua: un 126% in più, che lascia di stucco rispetto alla media dell'aumento nazionale attestata intorno al 24,5%. Quanto al costo più elevato in assoluto, il primo posto appartiene a Firenze con circa 474 euro di spesa annua per cittadino. Al contrario, tra le città meno care figura Milano, con appena 123 euro.

CITTA' COLABRODO. All'incremento delle tariffe, spesso fuori controllo come a Lecco, non corrisponde su scala nazionale un miglioramento nella manutenzione degli impianti. Secondo i dati di Cittadinanzattiva, "la dispersione idrica è aumentata in ben 47 città". Tra le città colabrodo svettano Cosenza, che perde "per strada" ben il 73% dell'acqua potabile grazie a tubature da rottamazione. Seguono Campobasso (65%) e Latina (62%). E, nonostante i ricari delle fatture, la situazione della dispersione idrica è quasi ovunque peggiorata.

7 maggio 2012