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Calolzio, Rusconi tra la botta e la risposta

Calolziocorte - Una interrogazione parlamentare del senatore lecchese del Pd Antonio Rusconi (foto) sulla scuola media di Calolziocorte suscita le precisazioni dell'architetto Ottavio Federici, responsabile del settore Servizi del territorio.

Nella interrogazione formulata al Ministro dell’Istruzione – rubricata al nr. 4-07306- relativa alla deliberazione n.65 adottata dal Consiglio comunale di Calolziocorte il 21 settembre 2009 avente per oggetto “il Piano di recupero dell’area di via F.lli Nullo”, il senatore piddino fa alcune affermazioni che vengono smentite da Federici. Riceviamo e, di seguito, pubblichiamo ampi stralci della lettera di risposta scritta dall'architetto.

PARERI FAVOREVOLI. Premesso che trattandosi di Piano di Recupero non si può parlare “dell’area di Via Fratelli Nullo” ma si deve fare riferimento ad edifici esistenti in Via Nullo preme far presente al Ministro, e di conseguenza al sen. Rusconi, che nell’interrogazione di cui trattasi si riporta solo parzialmente la nota –prot. 395181/VI.2 del 06.12.2011- con cui lo scrivente relaziona in merito all’interpellanza del Gruppo “Uniti per Calolziocorte” omettendo, si spera in buona fede, i riferimenti contenuti in detta nota circa i pareri favorevoli resi nel 2009 su detto Piano di Recupero da Asl e da Arpa, enti istituzionalmente competenti e deputati alla verifica del rispetto delle condizioni di igienicità e salubrità degli interventi edilizi.

EDUCAZIONE FISICA. Parere favorevole che Asl ha ribadito con successiva nota del 16.02.2012, pure trasmesso al Gruppo “Uniti per Calolziocorte”, ritenendo che, come espressamente previsto dal D.M. 18.12.1975, nella palestra della scuola primaria non vengano svolte attività di tipo didattico ma attività di tipo ludico. A tal fine giova ricordare al sen. Rusconi che trattasi, contrariamente a quanto dallo stesso riportato nell’interrogazione, di una palestra al servizio di una scuola primaria (già scuola elementare nel D.M. del 1975) ove, come precisato nella tabella n.6 contenuta nel D.M. 18.12.1975, detta superficie non risulta compresa tra le “attività didattiche” ma tra gli “spazi per l’educazione fisica”.

DEMOLIRE E RICOSTRUIRE. Quanto sopra anche a chiarimento di quanto ulteriormente riportato dal sen. Rusconi ove sembrerebbe che lo scrivente, nella richiamata nota –prot. 395181/VI.2 del 06.12.2011- ipotizzi la necessità di demolire e ricostruire l’immobile comunale per rientrare nei parametri di legge mentre lo scrivente precisava che, nel caso si rendesse necessario ristrutturare il plesso scolastico con trasformazione dell’edificio adibito a palestra in edificio da adibire ad attività didattiche, tenuto conto delle caratteristiche dell’edificio e dei luoghi, l’eventuale demolizione dovrebbe rispettare, anche per la Pubblica Amministrazione, la distanza dai confini in ragione di mt. 5,00 con conseguente automatico rispetto di quanto previsto all’art. 3.08 del D.M. 18.12.1975.

QUALI FIRME? Circa l’avvenuta raccolta di “centinaia di firme di genitori e docenti che contestano la legittimità del provvedimento”, ritengo utile far presente, al fine di non confondere fischi con fiaschi, che detta raccolta non attiene alla distanza tra gli edifici prevista nel Piano di recupero di cui trattasi ma alla possibilità, da parte dell’Amministrazione Comunale, di vincolare il comparto, con destinazione residenziale, sedime del Piano di Recupero, con una nuova destinazione di attrezzature collettive per ampliare la superficie a disposizione della scuola media ivi esistente richiesta che è pervenuta all’Amministrazione Comunale ad oltre un anno dalla definitiva approvazione del Piano e senza che, in sede di pubblicazione dello stesso, venisse presentata apposita e pertinente osservazione.

CONTENITORI IN VETRO. Concordo, inoltre, con il senatore che ogni attività e/o comportamento della pubblica amministrazione, dei suoi preposti o dei suoi rappresentanti debba rispondere “alle norme di legge e, per l’effetto, garantisca sicurezza delle cose e, soprattutto, delle persone” biasimando, mi si permetta, a proposito di fiaschi ed altri contenitori in vetro,  il comportamento di quei “rappresentanti del popolo” che, infischiandosene delle normative nazionali e internazionali in materia di sicurezza del trasporto aereo e mostrando la propria tessera di parlamentare abbiano potuto commettere “una stupidaggine o una superficialità”.

dott. arch. Ottavio Federici (Responsabile Settore Servizi del territorio - Comune di Calolziocorte, Lecco).

18 maggio 2012