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Adda Food Art Valley: l'inglese fuori luogo

Lecco (Lècch) - Come guastare una, peraltro, buona iniziativa: alla mostra "L'Adda una visione identitaria" è stata associata la sigla "Adda Food Art Valley". Perché vi sia il bisogno di coniugare l'identità locale con l'americanismo linguistico resta un mistero: le due cose fanno evidentemente a pugni.

La mostra "L'Adda una visione identitaria", si compone di 36 fotografie di Vincenzo Martegani che raccontano il corso del fiume. L'iniziativa verrà ospitata da oggi al 15 novembre in piazza Città di Lombardia, dove ha sede il Pirellone.

Gli scatti del fotografo Martegani, nato a Mariano Comense e residente a Morbegno (So), illustrano gli oltre trecento chilometri del percorso dell'Adda, dalle sorgenti in Val Alpisella alla foce a Bocca d'Adda.

«L'Adda - spiega il presidente della Regione, Attilio Fontana, che ha partecipato alla presentazione dell'evento in rappresentanza della Giunta - è il fiume che meglio di ogni altro rappresenta l'identità della Lombardia. Queste bellissime fotografie lo rappresentano al meglio».

La visione identitaria dell'esposizione viene però collocata nell'ambito del progetto "Adda Food Art Valley", sorprendentemente intitolato in una lingua che ben poco ha a che fare con l'identità locale. Il progetto è promosso dal Crams Lecco (Centro Ricerca Arte Musica Spettacolo) e supportato dalla Regione Lombardia tramite l'Ersaf.

Alla mostra odierna ne seguiranno altre dislocate nei vari territori lombardi. L'iniziativa presentata oggi al Belvedere Silvio Berlusconi rappresenta una tappa importante del progetto "Adda Food Art Valley", che intende valorizzare il patrimonio agroalimentare, eno-gastronomico, ambientale, artistico, socioculturale, storico, economico e sportivo dei sette territori attraversati dal fiume Adda nelle province di Sondrio, Lecco, Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Lodi e Cremona. Mai denominazione anglofila, dunque, fu meno opportuna.

10 novembre 2023