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Immigrazione, il trend lecchese rallentato dalla crisi economica

IMMIGRATI TRIPLICATI. Lecco – Sono 30mila, circa il 10% della intera popolazione, gli extracomunitari approdati sotto il Resegone. Continua l'afflusso di stranieri nel Lecchese, con presenze che risultano triplicate dopo dieci anni, anche se la crisi pare produrre un effetto calmierante sul trend dei nuovi arrivi.

XIII RAPPORTO. Il fenomeno della presenza estera in provincia di Lecco è stato illustrato e discusso lunedi in Sala Ticozzi a Lecco, in occasione della presentazione del XIII Rapporto sull'immigrazione straniera. Al tavolo dei relatori l'assessore provinciale Antonio Conrater, il direttore generale dell'ospedale Manzoni di Lecco Mauro Lovisari, Gian Carlo Blangiardo e Alessio Menonna dell'Università degli Studi Milano-Bicocca e Daniela Carrillo per la Fondazione Ismu.

PRIMI I MAROCCHINI. Il dato emerso è quello di un rallentamento dell'affluenza straniera negli ultimi tre anni e una certa ripresa nel 2011, con una crescita di circa 2000 unità, aumento molto lontano dalla progressione a colpi di 5mila l'anno conosciuta tra il 2007 e il 2008: effetto calmierante della crisi e delle minori opportunità di guadagno. Assai variegato il miscuglio di provenienze e di razze: su tutti svettano i marocchini con circa 5.200 presenze, seguiti ex aequo da albanesi e rumeni, entrambi intorno a quota 4.000, mentre il terzo scalino del podio spetta ai 2.700 senegalesi, il gruppo "colorato" più numeroso su questa sponda del Lario. Quanto alla distribuzione straniera sul territorio, oltre la metà degli immigrati del Lecchese risulta concentrata nel capoluogo.

17 aprile 2012