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Banda del rame nella rete dei Cc Colpo a Lomagna, presi ad Arcore

Lecco - Sgominata la banda del rame che imperversava nel Lecchese, business criminale in cui eccellono gruppi di zingari dell'est europeo. Dietro le sbarre a Monza sono finiti tre brutti ceffi, di provenienza bulgara, reduci da una razzia in una ditta di Lomagna.

EQUIPAGGI CIVETTA. I carabinieri si aspettavano l'ennesimo colpo e, dopo lunghe e complesse indagini sui furti di rame e di metalli all’interno delle ditte della brianza, i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Merate hanno circoscritto la zona e individuato gli obbiettivi potenzialmente nel mirino dei malviventi. Così, nella notte del 27 aprile, l'area a rischio è stata pattugliata da equipaggi "civetta". Nel transitare nella zona industriale di Lomagna, in via Giotto, verso le 3,00 i carabinieri in borghese sono stati attirati da alcuni bagliori provenienti dall’interno del capannone di una ditta di prossima apertura, di proprietà della società “Immobiliare lecchese”.

DUE ORE DI ATTESA. Gli uomini della Benemerita hanno fatto "la posta" all'esterno dell'edificio per un paio d'ore. Intorno alle ore 5.00, i militari hanno visto uscire dal capannone un furgone bianco ed una macchina, con andatura lenta ed a fari spenti. Per non farsi subito scoprire e dare ai delinquenti la possibilità di dileguarsi a piedi nella campagna circostante, i carabinieri li hanno seguiti a breve distanza con più vetture, nel frattempo giunte in rinforzo. Il pedinamento è proseguito senza soste sino ad Arcore, dove due persone sono scese dal furgone ed una dalla macchina. A quel punto i carabinieri hanno deciso che quello era il momento propizio per intervenire e sono piombati sui malviventi, bloccandoli senza dar loro possibilità di reazione.

TONNELLATA DI RAME. Sul furgone i militari hanno trovato, accatastate una sull’altra, numerose matasse di cavi elettrici di varie dimensioni. All'interno del mezzo, risultato rubato ad un imbianchino di Pescate, oltre a numerosi arnesi da scasso quali tronchesi, cacciaviti, torce e guanti, infatti, è stata complessivamente rinvenuta una tonnellata di cavi in rame, il cui valore ammonta a circa 20mila euro. Ben maggiore l'importo dei danni, quantificati in oltre 100mila euro, causati dai ladri nella sede della ditta, durante la loro opera devastatrice.

IN CELLA A MONZA. I tre bulgari, tutti pregiudicati per reati specifici, sono stati dichiarati in arresto per la ricettazione del furgone rubato e per il furto aggravato ai danni della ditta, e rinchiusi nel carcere di Monza: si tratta di due 40enne e un 35enne, le cui brutte facce risparmiamo ai nostri lettori, tutti domiciliati ad Arcore. Con questa operazione i carabinieri hanno inferto un durissimo colpo ad una banda specializzata in furti di materiale ferroso e rame nelle aziende. Arresti che possono essere collegati all’operazione condotta dai carabinieri di oggiono, che il 9 marzo 2011 arrestarono un altro ladro di rame, tanto per cambiare con documenti bulgari, e denunciarono un complice connazionale dopo che avevano asportato 1.500 kg di forgiato in rame dalla stamperia Brenna di Annone Brianza.

Nella foto-galleria: un brigadiere capo e un appuntato dei carabinieri mostrano i cavi di rame rubati e gli arnesi da scasso.

28 aprile 2012