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Assegno d'inclusione tutto al sud Campani e siculi fanno il botto

Lecco (Lècch) - Dal 26 gennaio scattano i pagamenti del cosiddetto assegno di inclusione (Adi). Dai primi dati sulla nuova misura la parte del leone tocca a Campania e Sicilia, esattamente come avveniva con l'ex Reddito di cittadinanza.

In una nota  il presidente della commissione Affari Sociali, Francesco Zaffini (FdI), sottolinea che sono oltre 563mila le domande giunte all'Inps per l'Adi. Richieste presentate per l'88% da ex percettori del Reddito di cittadinanza, abolito dall'attuale governo. In sostanza, per la stragrande maggioranza dei beneficiari si è trattato di un cambio di denominazione dell'aiutino.

In realtà, ora la sovvenzione è anche un po' più consistente, visto che con l'Adi si è passati ad un importo medio di 635 euro, contro i 526 euro del Reddito di cittadinanza. Nulla cambia, invece, per i destinatari, visto che le regioni "premiate" sono sempre le stesse: Campania e Sicilia, da sole, si pappano metà dell'intera torta, cioè della cifra destinata a tutte le 20 regioni italiane. Ai lombardi, invece, meno delle briciole: poco più del 6%, una inezia a confronto di campani e siculi a cui, invece, va rispettivamente circa il 22 e il 27%.

Dalla maggioranza di governo, tuttavia, si sottolinea la diversa filosofia del provvedimento, rispetto al Reddito di cittadinanza: non più una sorta di indennizzo per la povertà, bensì il sostegno economico ai cittadini e l'accompagnamento in un percorso di formazione lavorativa come richiesto dalle imprese.

23 gennaio 2024