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Fotovoltaico: a Lecco accordo sul "fine vita"

Lecco - Nasce sotto il Resegone il primo innovativo e lungimirante progetto sperimentale italiano rivolto ai cittadini per la raccolta, lo smaltimento e il riciclo dei moduli fotovoltaici giunti alla fine del loro "ciclo vitale".

PANNELLI A USO DOMESTICO. Siglato martedì nella sala consiliare di Villa Locatelli da assessorato all'ambiente della Provincia di Lecco, Silea (Società intercomunale lecchese per l'ecologia e l'ambiente), Cobat, (Consorzio nazionale raccolta e riciclo), l'accordo si rivolge ai residenti in provincia di Lecco che decideranno autonomamente di provvedere alla disinstallazione dei pannelli a uso domestico. Questi cittadini avranno la possibilità di disfarsi dei moduli obsoleti senza sborsare una lira.

RACCOLTA PORTA A PORTA. "Con l'incremento esponenziale del fotovoltaico anche nel Lecchese - ha spiegato Carlo Signorelli, assessore all'Ambiente della Provincia di Lecco - lo smaltimento dei pannelli a fine ciclo rappresenterà nei prossimi anni un problema per le aziende e per i privati. Con lungimiranza questa iniziativa affronta il problema offrendo una soluzione pratica e semplice". I cittadini, infatti, come già avviene per i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, non dovranno far altro che chiamare Silea, la quale provvederà gratuitamente alla raccolta porta a porta dei pannelli fotovoltaici.

GRATIS A DOMICILIO. "Grazie alla collaborazione dei tre enti - ha puntualizzato Mauro Colombo, presidente di Silea spa -, i lecchesi potranno usufruire di un ulteriore servizio gratuito di raccolta a domicilio, che permetterà di alzare ancor più il livello di qualità e virtuosità della provincia di Lecco nella raccolta differenziata". E dopo la raccolta, segue la delicata fase dello smaltimento, che sarà interamente gestita dal Cobat, consorzio fondato nel 1988, già protagonista insieme a Silea e amministrazione provinciale lecchese di un precedente accordo per la raccolta e lo smaltimento delle comuni pile esauste (che vede la provincia di Lecco al primo posto in Italia per la quantità  raccolta di questo tipo di rifiuto).

PRIMA FILIERA NAZIONALE. "Lo scorso anno Cobat ha firmato un accordo con tutti i produttori di pannelli fotovoltaici - spiega Giancarlo Morandi, presidente del Consorzio nazionale raccolta e riciclo -, istituendo la prima filiera nazionale per la raccolta, lo smaltimento dei moduli esausti di impianti. Questo perché - continua Morandi - dal mese di giugno di quest'anno, per accedere a contributi per installare pannelli solari, occorre garantirne la raccolta e lo smaltimento alla fine della loro vita. L'accordo odierno - conclude il presidente di Cobat - consentirà a tutti i cittadini, anche a coloro i quali non sono in possesso della garanzia dell'installatore perché ancora le legge per gli incentivi non lo prevedeva, di smaltire in tranquillità i moduli a fine vita".

Nella foto-galleria: alcuni momenti della firma dell'accordo sul fotovoltaico.

5 aprile 2012