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Catalogo single, Cgil esulta per condanna

Lecco (Lècch) - La Cgil lecchese soddisfatta per la condanna dell'autore del Catalogo delle donne single. Nel 2017 un 50enne valmadrerese aveva raccolto e messo in circolazione all'insaputa delle interessate i profili facebook di un migliaio di nubili: ora il tribunale lo ha condannato a un anno e mezzo e a risarcire le coinvolte, e il sindacato di sinistra se ne rallegra.

"Esprimiamo soddisfazione per la condanna all’autore del Catalogo delle donne single di Lecco - dichiara  Francesca Seghezzi della segreteria Cgil Lecco - perché va nella direzione di modificare una cultura che, purtroppo, è ancora imperante. Questa becera iniziativa è figlia di questa cultura, che vede ancora il corpo delle donne al centro di una possibile mercificazione".

"Auspichiamo quindi che questa sentenza sia di aiuto nel fare un cambio di passo culturale nei confronti delle donne che, ribadiamo, in questa fase stanno vivendo una situazione particolare e complessa. I numeri dati dalla Prefettura di Lecco e dall’Istat sull’utilizzo del 1522 e sulle denunce del centro antiviolenza - aggiunge con ardito parallelo - ci mostrano una crescita significativa delle violenze domestiche subite dalle donne".

"Le donne coinvolte - conclude - hanno avuto un risarcimento riguardo all’utilizzo dei dati personali, ma nulla potrà risarcire la dignità lesa da un surreale catalogo che le classifica in base alle scelte personali. Deve essere quindi la società a dover animare un dibattito sugli eventi accaduti, risarcendole anche della dignità che è stata tolta in questi mesi".

24 maggio 2021