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Via Adamello, strali della Bettega sull'antimafia “alla Brivio”

ANTIMAFIA ALLA BRIVIO. Lecco - Sulla cerimonia di inaugurazione della casa di via Adamello 36, passata dalla mafia ai cittadini, piovono gli strali di Cinzia Bettega. Comprensibile che il sindaco si mostri al taglio del nastro ma, accusa la capogruppo leghista in Comune, poco simpatico "dimenticare" chi è all'origine del risultato ottenuto.

IL SINDACO ASSASSINATO. La polemica nasce dalla cerimonia di mercoledì pomeriggio quando, in occasione della XVII Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, a Lecco è stato inaugurato l’appartamento di via Adamello 36 confiscato alla mafia e intitolato ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica assassinato il 5 settembre 2010. Al taglio del nastro hanno presenziato il sindaco Virginio Brivio, Dario Vassallo, fratello di Angelo e presidente della Fondazione a lui intitolata, e, tra gli altri, Chiara Armenia, prefetto vicario di Lecco, Gabriele Marinoni, presidente del Consorzio Consolida, Mario Romano Negri, in rappresentanza della Fondazione Cariplo.

AVVIATO NEL 2009. Brivio giunge a concludere un complesso iter avviato nel 2009, quando Lecco era amministrata da un sindaco della Lega nord, ma nella cerimonia non c'è traccia di chi promosse la "riconversione" a scopi sociali dei beni sequestrati. "Nel periodo in cui sono stata assessore ai Servizi sociali - afferma Cinzia Bettega - ho seguito la partenza di questa iniziativa in accordo con il sindaco di allora e i miei colleghi assessori del patrimonio e del decentramento. Nel mese di agosto di due anni fa - continua la consigliera - effettuai un sopralluogo nei due immobili e coi presenti si pensò di dedicare l’appartamento a persone in difficoltà, si parlò di anziani visto che l’abitazione è a piano terra, e l’ex pizzeria Giglio (anch'essa sequestrata, ndr) a un centro diurno".

FONDI E CONTATTI. Ad ottobre cadde l'amministrazione ma Bettega tenne fede ai propri impegni, tra cui l'appuntamento a suo tempo preso con Romano Negri, presidente della Fondazione della provincia. "Gli parlai - racconta - della riconversione dei due immobili e subito apprezzò l’idea e mi disse che per attivare la collaborazione della Fondazione e quindi reperire subito dei fondi era urgente avere il progetto entro poche settimane. Così avvisai la direttrice del settore Servizi sociali, Panzeri, e di riflesso il consorzio Consolida, l’altro importante partner, per accelerare la preparazione del progetto. Sempre con la direttrice dei Servizi sociali andai dal Commissario straordinario Frantellizzi, appena arrivò, perché sostenesse l’iniziativa e lui mi rassicurò. Sentivo di avere fatto tutto quello che potevo, non mi rassegnavo all’idea cha andassero perduti mesi e mesi di lavoro".

NEPPURE INVITATA. Il progetto decollò ed oggi il sogno di Cinzia Bettega è diventato realtà. Del suo impegno, però, non si è ricordato nessuno: per lei neppure un invito alla cerimonia d’inaugurazione dell’appartamento di via Adamello 36. "Un piccolo grazie però, visto che ha fatto trovare un progetto, fondi e contatti importanti già avviati, credo - conclude - che lo meritasse anche la precedente amministrazione".

Nella galleria fotografica: un momento dell'inaugurazione e l'ex assessore Cinzia Bettega.

22 marzo 2012