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Lecco, le telecamere a “quota” 95: ben 14 intorno al nuovo tribunale

Lecco - La paura fa novanta, anzi 95: questo il numero raggiunto dalle telecamere nel capoluogo con le ultime 32, la cui installazione è stata ufficializzata ieri dal comandante della Polizia Locale Franco Morizio e dall'assessore comunale Armando Volontè.

VANDALISMI E ALTRO. All'origine del potenziamento dell'apparato comunale di videosorveglianza c'è la fondata preoccupazione delle autorità di fronte all'incremento degli atti vandalici e dei reati più gravi. "Sapere che esistono luoghi controllati - ha spiegato Volontè - aumenta la percezione di sicurezza personale e tutela maggiormente l'incolumità del prossimo. Una preoccupazione che, per l'amministrazione comunale, va di pari passo all'impegno nel diffondere la cultura della legalità, anche offrendo ai giovani riferimenti valoriali".

PRECISE RICHIESTE. La nuova ondata di telecamere, d'altro canto, risponde a precise richieste avanzate al comando di Polizia locale da diversi soggetti. Domande sono pervenute dal questore, dal dirigente scolastico, da gruppi di cittadini, dal procuratore della Repubblica... Il nuovo tribunale ha fatto la parte del leone, coi magistrati che hanno ottenuto ben 14 telecamere nei dintorni del Palazzo di giustizia. Altre sono state così collocate: 8 in tutto nei parcheggi di via Nava, via Parini, Cimitero, San Nicolò, dove si registra l'assedio dei vu' cumprà; 1 in piazza Cermenati, 3 al vicolo della Torre e 2 al vicolo S. Giacomo, per tutelare decoro e sicurezza; 2 al monumento ai Caduti sul lungolago, area oggetto di esecrabili vandalismi "politici"; 2 alla scuola Ticozzi, per scoraggiare le bravate dei teppisti. Il tutto per una spesa di oltre 174mila euro.

SORVEGLIANZA FISSA E MOBILE. "Le nuove postazioni - ha spiegato il comandante Morizio - sono state realizzate con la tecnologia più attuale". Ci si aspetta, quindi, di incrementare i risultati prodotti dall'impiego delle 63 telecamere già installate: nell'anno scorso è stata richiesta la visione di ben 193 filmati a supporto di indagini ed accertamenti delle forze dell'ordine. La Polizia locale lecchese, tuttavia, è ben consapevole che le telecamere da sole non bastano a garantire la sicurezza dei cittadini: la "sorveglianza fissa" tramite i video, viene sottolineato, va ricondotta alla "sorveglianza mobile" che si sviluppa nell'azione non solo virtuale ma soprattutto reale di controllo del territorio.

Nella foto: un momento della presentazione delle nuove telecamere con l'assessore Volontè (primo a sinistra) e, alla sua destra, il comandante Morizio.

21 marzo 2012