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"Reti di impresa": 100 imprenditori in sala

Premana - Oltre cento imprenditori hanno partecipato martedì scorso, 26 luglio, al convegno “Reti di impresa: nuove opportunità per la competitività del territorio” organizzato a Premana, nella sede della Banca della Valsassina, da Compagnia delle Opere di Lecco e Confartigianato Imprese Lecco.

STRUMENTO DI AGGREGAZIONE. Dopo il saluto di Abramo Gianola, presidente Banca della Valsassina, i relatori hanno fatto il punto sulle Reti di impresa, uno strumento di aggregazione che permette alle aziende di unirsi per collaborare su progetti specifici, mantenendo comunque la loro autonomia. Particolare attenzione è stata rivolta al recente stanziamento deliberato dalla Regione per favorire la nascita di poli d’eccellenza: Francesco Baroni, direttore generale Industria Artigianato della Regione Lombardia, ha illustrato agli imprenditori i dettagli del Bando Ergon, grazie al quale arriveranno oltre 120 milioni di euro a sostegno dei network di imprese.

NUOVO STILE D'IMPRESA. “Questi anni di difficoltà – ha detto Marco Giorgioni, presidente della Compagnia delle Opere di Lecco - ci hanno reso ancora più consapevoli che il territorio lecchese, per salvaguardare la sua “ricchezza”, intesa come benessere per le nostre famiglie, deve sostenere la competitività delle imprese. La strada è quella di coniugare le qualità e le capacità della piccola impresa con la necessità di operare in un mercato internazionale. Uno strumento particolare, che anche la normativa finalmente riconosce, è la rete di imprese. Ma per fare rete occorre un nuovo stile d'impresa: non si tratta solo di adottare nuove regole, occorre un modo diverso di fare impresa. Come CDO crediamo particolarmente in questa opportunità, anche perché abbiamo sempre pensato che fare impresa sia un modo per lavorare per il bene comune, ed il nostro compito sia quello di aiutare l’imprenditore a mettere in campo la propria responsabilità e le proprie capacità in un lavoro che coinvolga anche altri soggetti. Come in una “compagnia” per l’appunto. La rete è sicuramente l’esperienza che maggiormente si avvicina a questo lavoro comune”.

MOTORE DI SVILUPPO. “Come associazione - ha spiegato Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco - stiamo lavorando su questo fronte da diverso tempo, stimolando idee su cui far sbocciare l’aggregazione e sperimentando dal basso la costituzione di piccole reti con obiettivi comuni. Nonostante il contesto politico ed economico che non invoglia a rischiare, l’aggregazione favorisce due aspetti che possono rappresentare un potente motore di sviluppo. Primo, mettersi insieme innesca un effetto moltiplicatore in termini di visibilità, solidità economica, potere contrattuale. Secondo, il rischio d’impresa, troppo pesante per il singolo che intende innovare, diminuisce nel momento in cui si va a distribuire fra i partner. Con quattro gruppi di aggregazioni attivi in diversi settori, creati da gruppi di nostri imprenditori associati, abbiamo dimostrato che è possibile raggiungere risultati importanti anche collaborando trasversalmente, raggiungendo, in tempi relativamente brevi, traguardi che le nostre singole aziende non avrebbero potuto sicuramente ottenere da sole”.

ECCELLENZE LECCHESI. Il presidente della Camera di Commercio di Lecco Vico Valassi è intervenuto mettendo in risalto le eccellenze del territorio lecchese e il ruolo dell’ente camerale a sostegno delle imprese, portando alla ribalta del convegno le convergenze virtuose che la nostra provincia ha saputo mettere in campo. In particolare, il campus universitario che sarà pronto tra un anno e mezzo, i laboratori dedicati alla nautica e alla meccanica, il ruolo del CNR. Valassi ha concluso auspicando una sempre maggior attenzione della Regione Lombardia nei confronti delle iniziative di aggregazione in atto nel Lecchese, e specialmente verso le esperienze in atto a Premana, che vanta un marchio sotto il quale si sono raggruppate numerose imprese produttrici di attrezzi da taglio”.

LAVORO MANUALE. Il convegno è stato concluso da Bernhard Scholz, presidente nazionale della Compagnia delle Opere, che ha insistito sulla necessità di reagire guardando non solo all’immediato, ma attuando progetti a medio-lungo termine che puntino su prodotti posizionabili sul mercato. “Fra le chiavi per una strategia di successo – ha proseguito – è decisiva la coesione e l’unità di intenti fra gli attori sociali ed economici del territorio: associazioni, aziende, istituzioni enti camerali, università. Proprio le associazioni di categoria hanno il compito di costituire il fondamento culturale delle reti di impresa, fornendo una base indispensabile su cui fare leva per allestire progetti efficaci, costruiti su obiettivi trasparenti, chiari e condivisi. Fra gli ingredienti essenziali per alimentare la competitività – ha infine sottolineato – vi è la salvaguardia del lavoro manuale, così come determinante sarà la cura del passaggio generazionale, in cui il trasferimento di capacità valorizza l’eredità ricevuta e la colloca nella realtà odierna”.

28 luglio 2011