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Siulp Lecco: "Gli agenti non sono controllori"

Lecco (Lècch) - Il segretario generale provinciale del Siulp Lecco, Mario Scinetti, interviene sulla vicenda del poliziotto aggredito da africani, per l'esattezza da profughi, su un treno diretto al capoluogo lariano. Eloquente il titolo della nota di Scinetti: "Ognuno deve fare la sua parte".

Il segretario Siulp sgombra il campo da ogni equivoco: "L’eventuale presenza di un viaggiatore sprovvisto di biglietto, non giustifica di per sé l’intervento della Polizia, mai e in nessun caso, essendo l’attività di accertamento, certificativa e sanzionatoria demandata al personale ferroviario", sottolinea Scinetti.

Nel caso in questione, tuttavia, il poliziotto "è intervenuto per difendere il capotreno dall’aggressione che stava subendo". Il mancato pagamento di un biglietto, sottolinea il sindacato, è "un semplice problema amministrativo ed economico che poco ha a che fare con l’attività della Polizia di Stato".

Pertanto, prosegue il dirigente sindacale, "TreNord dovrebbe trovare lei una soluzione a questo problema". "La questione è proprio questa, le ferrovie non dovrebbero permettere, alle persone sprovviste di biglietto di salire sui treni, ovvero non dovrebbero portarsi in casa il problema ma dovrebbero adoperarsi per lasciarlo fuori e non solo dai treni, ma anche dalle stazioni. Dovrebbero prendere esempio dai loro colleghi francesi che non permettono a nessuno di salire sui treni se privi di biglietto".

9 maggio 2018