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"Iper" sempre aperti: sindacati protestano

Lecco - Non piace ai sindacati il piano del governo Monti che favorisce i grandi gruppi economici a discapito dei piccoli commercianti. Nel mirino delle organizzazioni sindacali, il via libera all'apertura degli ipermercati senza sosta per 365 giorni all'anno.

CONTRO BENNET E IPERAL. Il decreto chiamato "sbanca Italia" per il suo pesante impatto sui redditi meno cospicui, prevede il recepimento e l'adeguamento entro 90 giorni da parte delle Regioni titolari delle nuove regole per il commercio: "pertanto - affermano i sindacati in una nota - riteniamo illegale la decisione di queste aziende della grande distribuzione, in primis, sul territorio di Lecco, Bennet e Iperal, di tenere aperto tutte le domeniche a partire da gennaio". "Inoltre - continua la nota delle organizzazioni sindacali - segnaliamo il grave rischio a cui saranno sottoposte le lavoratrici ed i lavoratori che operano soprattutto nei  piccoli negozi dei centri commerciali. Questi ultimi saranno costretti a rimanere aperti tutti i giorni, per rispettare gli orari imposti dagli stessi Centri Commerciali,  ed ai loro dipendenti non saranno più garantiti i riposi giornalieri, settimanali e annuali come già succede nel periodo natalizio".

NEGOZIANTI STAKANOVISTI. Una situazione che si ripercuote gravemente anche nella vendita al dettaglio, con i negozianti costretti a tenere aperto anche la domenica per non soccombere di fronte alla concorrenza festiva degli ipermercati e alla sottrazione di clientela. "Riteniamo manifestare la nostra netta contrarietà alle aperture delle attività di vendita al dettaglio, previste dal decreto Monti, perché - prosegue la nota - tali giornate di lavoro, privano le lavoratrici e i lavoratori del settore della possibilità di dedicarsi alle relazioni familiari e amicali".

IDENTITA' COLLETTIVA. Il tutto a discapito anche della vita sociale e della partecipazione alle celebrazioni "legate alla nostra tradizione culturale religiosa, momenti caratterizzanti della cultura e della storia del nostro Paese, valori della identità collettiva che non devono essere subordinati alle necessità, o supposte tali, di alcune grandi catene di distribuzione di mantenere gli incassi anche in una giornata che per tutti i lavoratori e le lavoratrici dovrebbe essere di riposo". I sindacati annunciano, pertanto, "eventuali iniziative per contrastare tali aperture domenicali e festive". Non è la prima volta che sindacati quali la Fisascat-Cisl, nel Comasco quanto nel Lecchese, giungono ai ferri corti con grandi catene di ipermercati. In questo caso, di mezzo ci sono anche le politiche di un governo zelante verso i potenti come mai nessuno prima d'ora.

3 gennaio 2012