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Candy Bessel, operai... in "vacanza" davanti ai cancelli della fabbrica

Santa Maria Hoè - Da oggi sino alla fine di agosto rimarranno in presidio davanti ai cancelli. Rispondono così i lavoratori della Candy Bessel di Santa Maria Hoè al rischio di perdere il posto.

IN CINA. Prosegue con determinazione la battaglia che i 204 dipendenti della fabbrica di elettrodomestici stanno conducendo dal maggio di quest'anno, quando è emersa l'intenzione della proprietà di chiudere la fabbrica nel Lecchese per delocalizzare in Cina. Da notare, sottolineano alla Rsu, che l'azienda non è in crisi e la scelta di trasferire la produzione all'estero sarebbe determinata dall'opportunità di approfittare dei bassi costi della mano d'opera.

MAGAZZINO. Intanto la trattativa prosegue. Lo scorso 6 luglio, nel corso di un incontro presso il ministero per lo Sviluppo economico, le parti in causa hanno raggiunto una intesa finalizzata ad individuare tutele occupazionali per i lavoratori e consentire la permanenza di un "presidio industriale" nell'area dello stabilimento. "Non si sa ancora di cosa si tratta, staremo a vedere", taglia corto Giampiera Lai, delegata Rsu.

PROMESSE. Ai primi di settembre, con la ripresa del confronto tra azienda e sindacati, sarà possibile verificare la concretezza delle promesse, specialmente la possibilità di riassorbire la maggior parte degli operai. Nel frattempo i lavoratori e le tante lavoratrici della Candy Bessel (quasi la metà dell'intero organico), in cassa integrazione ordinaria, continuano la loro battaglia sul "campo" di Santa Maria Hoè.

Nella foto: lavoratrici in presidio alla Candy Bessel.

18 luglio 2011